Ci sono quelle sere che sono più dure, cantava J-AX. Quelle in cui hai davanti l’avversario che non vorresti mai avere. Quelle sere in cui l’unico motivo per crederci è il fatto che poi in campo si scende sempre 11 contro 11. E tutti umani. Se poi decidi di partire battuto, è finita. Perchè la Curva lo sventolava ieri: “Be heroes”, scriveva. Eroi, solo questi erano in grado di fare una partita del genere e agguantare il pareggio dopo lo 0-2 iniziale. Perchè è lo spirito quello che conta più di tutti, è la voglia di combattere. Anche se le armi non sono alla pari, anche contro i torti arbitrali, la Juventus è andata avanti e ha sfiorato l’impresa, grazie a quegli uomini che hanno attributi da vendere. Un esempio a caso: Stefano Sturaro.
STURARO, IL COMBATTENTE – Minuto ’69 di Juve-Bayern: esce Sami Khedira, entra Stefano Sturaro. Allegri non lo poteva mica mai immaginare come sarebbe andata. Chi se lo aspettava! Il centrocampista bianconero entra subito in gara: corre, recupera palle e lotta. Un combattente insomma, uno di quelli che piace alla Juve. Il risultato era fissato sullo 0-1 e la squadra aveva iniziato a crederci veramente. Due occasioni in pochi minuti: una sui piedi di Cuadrado, l’altra su quelli di Pogba. Entrambe fallite, ma l’adrenalina continuava a salire. I tifosi scaldavano lo Stadium e qualcosa nell’aria si sentiva. Minuto ’76: Morata la mette di testa in mezzo all’area, ci arriva Stefano Sturaro prima di tutti e la mette in rete in spaccata. Lo Stadium esplode, i ragazzi in campo pure, per non parlare della panchina. Tutti ad incitare e ad abbracciare quello che sarebbe diventato l’eroe della serata. Un gol da campione, frutto di un ottimo inserimento in area di rigore. Sturaro è stato fondamentale nel risultato e pensare che non è nuovo a queste cose…
DAL REAL AL BAYERN: ANCORA DECISIVO – Sì perchè lui di giocate decisive in Champions se ne intende. Nella scorsa stagione, la Juventus ha raggiunto la finale anche grazie a lui. Fondamentale è stato il suo salvataggio sul colpo di testa di James Rodriguez durante la gara con il Real. Stefano è riuscito a deviare quella palla e a mandarla sulla traversa, una delle cose migliori che poteva fare. Dal Real al Bayern, il centrocampista bianconero è ancora decisivo. E questo perchè è un giocatore di sacrificio: uno di quelli sempre affamati di successo e di vittorie. Uno come lui, ti mette la carica addosso solo nel vederlo, sprizza voglia di fare da tutti i pori e cattiveria dagli occhi. In senso buono, ovviamente, perchè alla fine Stefano è un mix di qualità: cuore, grinta e polmoni. Tre delle caratteristiche più importanti in un giocatore. Oggi gli elogi sono per tutta la squadra, ma lui merita una menzione speciale. Onore a te, hero!
Moira Marchetti