Febbraio, Champions League, rivali tedeschi. Sembra un rebus e invece è la miscela giusta per innescare Alvaro Morata, che a distanza di un anno cerca il bis in Europa per consacrare se stesso e la Juve. L’attaccante spagnolo sarà in campo domani nel match contro il Bologna, magari al fianco dell’amico Zaza, anche per preparare nel modo migliore la sfida di martedì allo Stadium con il Bayern Monaco. Salvo miracoli, infatti, non ci sarà Mandzukic a far coppia con l’insostituibile Dybala, e così toccherà a Morata regalare spettacolo e goal come negli ottavi del 2015 contro il Borussia Dortmund, quando si sbloccò senza più fermarsi. Ci spera Allegri e ci proverà la punta, decisa a riprendersi la migliore vetrina possibile nei mesi che dovranno decidere il suo futuro.
Come riportato da “La Stampa”, futuro incerto, ma sostanzialmente già scritto: il Real Madrid a giugno può e vuole riprenderselo grazie al famoso ” diritto di riacquisto”, sottoscritto due anni fa, quando la Juve lo comprò per 20 milioni, ma difficilmente Morata resterà alla corte di Zidane. Infatti, il piano dei Blancos è quello di esercitare l’opzione da 30 milioni per poi rivendere l’attaccante in Inghilterra, dove il Manchester United si è già mosso, avviando contatti sia con il Real Madrid, sia con lo stesso Morata, per garantirselo con un investimento vicino ai 45 milioni di euro.
L’intreccio di mercato è di altissimo livello e se non interverrà la Fifa con il blocco del mercato (ora la squalifica è sospesa), la Juve può puntare solo sulla volontà del giocatore per evitare l’addio. Le difficoltà patite negli ultimi mesi, in campo come nella vita privata, hanno però portato lo spagnolo a valutare l’ipotesi inglese e nello specifico la proposta avanzata dallo United, che a partire da giugno sarà allenato da Mourinho. Guarda caso l’allenatore che lo ha fatto debuttare nel Real Madrid a 18 anni.