Lirola: “Sogno di giocare allo Stadium. Lichtsteiner il mio modello”

Costantemente il miglior in campo, Pol Lirola ha attirato l’attenzione anche di chi la Primavera la segue davvero poco. Merito di qualità impressionanti e di una continuità di rendimento piuttosto rara a livello giovanile. Lo spagnolo, proprio oggi, ha parlato ai microfoni di Jtv, tra passato, presente e, ovviamente, futuro.

Siamo molto contenti, viviamo un grande momento, siamo sempre più primi in campionato e abbiamo raggiunto un grande obiettivo, la Finale di Coppa Italia – confessa soddisfatto -. Adesso vogliamo disputare al massimo questa parte di stagione, fare di tutto per vincere la Coppa: giocare allo Stadium prima e a San Siro poi sarà una grandissima emozione: aspettiamo molto queste partite, vogliamo dare una grande gioia alla Juve“.

La Juve dopo una partenza non esaltante si è ritrovata e, senza cambiare granché, è diventata una macchina da guerra: Non abbiamo un segreto particolare. Dopo una sconfitta Mister Grosso ci ha detto che nei momenti difficili si deve alzare la testa e guardare avanti e così abbiamo fatto, Siamo buoni calciatori, se in campo giochiamo come sappiamo portiamo a casa la vittoria”. E i fatti lo dimostrano.

Alla Juve, in prima squadra, il suo ruolo è di Lichtsteiner: “Lui è un mio modello, è un grande terzino destro. Io osservo sempre come fa la fase difensiva, cerco di imparare da lui e spero, un giorno, di essere ai suoi livelli“. E i presupposti per farcela ci sono tutti. Così come ha tutte le qualità per realizzare il suo sogno, il più classico, ma anche il più difficile: Voglio diventare un calciatore ‘vero’. Un professionista”.

Chiusura con uno sguardo al passato, che l’ha visto arrivare alla Juve: “Quando mi è stato detto che la Juventus mi voleva a Torino non ci credevo – racconta – Giocavo nell’Espanyol, la squadra del cuore di mio papà, e già non mi pareva vero. Poi è arrivata la Juve: un’esperienza incredibile. Prima ancora di iniziare a giocare ho preso conoscenza di Vinovo, delle strutture. Tutto è molto organizzato, mi stupisce la vicinanza con la prima squadra: in Spagna c’è molto più distacco con le giovanili“.

Fonte: Juventus.com

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