Primavera, Juventus – Pro Vercelli 3-0 Le pagelle dei bianconeri
Audero 6 – Non deve fare nulla. Si limita a guardare la partita e tremare un po’ quando il tiro di Rosano si stampa sulla traversa. Comincerà ad annoiarsi, di questo passo.
Lirola 6.5 – È devastante. Quando parte palla al piede l’unico modo per fermarlo è abbatterlo e con Macek forma un asse capace di far venire i brividi a qualsiasi difesa. Al netto delle qualità superiori, però, in alcuni frangenti commette qualche errore dettato dalla superficialità. E quando abitui alla perfezione, è lecito aspettarsela sempre. Poi, sia chiaro, ad averne giocatori così.
Romagna 7 – A proposito di perfezione. La panchina con la prima squadra non gli ha certo fatto montare la testa, anzi, tutt’altro. La leadership è quella di sempre, il pragmatismo unito a una certa passione per la giocata più intelligente pure. Non sbaglia niente. Ma anche questa non è una novità.
Blanco Moreno 6.5 – Due o tre rischi di troppo e un’uscita a vuoto. Questi i suoi unici errori. Al fianco di Romagna ha trovato serenità e fiducia e lo conferma gara dopo gara. Grosso non rinuncia più nemmeno a lui e un motivo ci sarà.
Coccolo 6.5 – Contro la Fiorentina era stato praticamente perfetto. Stavolta qualche sbavatura c’è, ma si perde in un mare di cose davvero ben fatte. Non sembra affatto uno di quelli che ha giocato meno vista l’autorità che mette in campo e la tranquillità con cui gioca. Colpisce anche un palo con un gran tiro da fuori.
Macek 6.5 – Con Lirola ormai costituisce una coppia che viaggia sulle ali dell’intesa e della classe e quando si attivano, per gli avversari, sono guai seri. Oltre alle sortite offensive sulla destra, però, c’è anche il solito lavoro in fase difensiva, con qualche segno di stanchezza nel finale. E questa è la notizia: anche Macek, ogni tanto, finisce la benzina.
Clemenza 7 – I ritmi bassi lo aiutano a prendere ancora più confidenza con il ruolo. Diligente come sempre, si rende protagonista di alcuni lanci che somigliano molto a palloni telecomandati e minuto dopo minuto dà la sensazione di sciogliersi sempre di più. Ogni partita è un passo avanti importante. Le sbavature non mancano, ma sono contemplate nel percorso di crescita.
Bove 6 – Sempre troppo timido, sembra anche un po’ fuori agio nel ruolo di mezz’ala. Comunque si impegna e quando tocca il pallone mostra di saperci fare. Fa il suo e questo è l’importante.
Kastanos 6.5 – Tra i bianconeri è quello che è cresciuto di più dall’inizio dell’anno. Ora Grosso non rinuncia più a lui e lui conferma sempre di meritare la fiducia. Non segna, ma è costantemente un pericolo per gli avversari e l’assist con cui regala il gol a Di Massimo è una perla luminosissima.
Favilli 6 – Partita complicata, con la Pro Vercelli che fa densità in mezzo, costringendolo alla lotta fisica e facendogli vedere poco la porta. In un’occasione sbaglia un gol che di solito segna ad occhi chiusi, ma si riscatta regalando la doppietta a Pozzebon, con un’azione tutta fisico e velocità.
Pozzebon 7 – Non è il miglior Pozzebon e si vede, ma è al posto giusto al momento giusto e segna i gol che di fatto regalano il successo in una partita che rischiava di complicarsi. Sta cercando di ritrovare la forma migliore e i gol e l’impegno su ogni pallone sono la strada giusta.
Di Massimo 6.5 – Entra bene in partita, con grinta e voglia di fare bene ed è bravo a scartare senza rovinarlo il cioccolatino offertogli da un ottimo Kastanos Fisicamente sembra molto più in forma rispetto a un mese fa e sta capendo anche in cosa la Primavera si differenzia dalla Serie D. Cresce anche lui.
Didiba e Vadalà sv
Grosso 6.5 – Mantenere sempre alta la concentrazione non è semplice, ma lui anche con qualche cambio presenta una Juve ancora una volta nettamente superiore e solidissima. Qualche leziosità di troppo a inizio gara si registra, ma lui è bravo a riportare in partita i suoi ragazzi.
Edoardo Siddi
This post was last modified on 15 Febbraio 2016 - 11:44