Carlos Bilardo è entrato nel gotha del calcio dopo aver vinto il Mondiale nel 1986 sulla panchina dell’Argentina. Di esperienza ne ha da vendere e oggi, su “La Gazzetta dello Sport”, l’ex CT ha rilasciato un’intervista parlando dell’attesissima sfida scudetto tra Juve e Napoli.
RITORNO AGLI ANNI 80 – Bilardo ha passato molto tempo in Italia, soprattutto per visionare e selezionare i giocatori per la Nazionale. “Questa lotta per lo scudetto mi riporta ai tempi in cui venivo spesso in Italia, perché in larga maggioranza i miei giocatori della Selección giocavano lì. Il giro iniziava a Roma, poi andavo verso Sud e finalmente volavo nelle città del Nord.”
ARGENTINI FONDAMENTALI – Ovviamente Billardo ha sottolineato come gli uomini decisivi della sfida saranno probabilmente i due attaccanti argentini Dybala e Higuain: “Si meritano il meglio, sono formidabili lavoratori. E sono un “bel problema” per il c.t. della nostra Selecciòn: il problema dell’abbondanza di talento”. Sul Pipita Higuain: “Lui non si arrende mai e si è dimostrato il grande attaccante che è”. E su Dybala si lascia andare a un paragone importante: “Dybala lo conosco da quando veniva al nostro campo di Ezeiza ad allenarsi con la nazionale giovanile. E’ un ragazzo timido, ma molto solido, con una buona famiglia alle spalle. A me ricorda Caniggia, che ha giocato a lungo in Italia e che la pressione non la avvertiva mai. Dybala qui in Argentina ha giocato pochissimo, calcisticamente si è formato in Italia. Bisogna seguirlo, per la Selecciòn”.
UN CT E’ SEMPRE UN CT – Infine Billardo parla anche della possibile coesistenza in Nazionale dei due attaccanti che stasera guideranno Juve e Napoli: “Non so cosa pensi il ct Martino, ma se parliamo di ruoli, i due possono coesistere senza problemi. Il Pipita è l’immagine del centravanti classico, anche se tecnicamente è forte. Dybala è una punta più moderna: negli anni Ottanta tanti non avrebbero saputo come schierarlo. In quel momento, parlavo di “punta” e venivo contestato, mi dicevano che esistevano solo l’esterno destro, il centravanti e l’esterno sinistro. Ma uno come Dybala che può giocare ovunque? Adesso per fortuna tutto è cambiato. Anche Messi all’inizio aveva questo problema”.
Stasera alle ore 20.45 andranno in campo 22 giocatori, ma per Carlos Billardo i gioielli saranno lì davanti, uno per la Juve e un per il Napoli: la Joya contro il Pipita. Che la sfida abbia inizio.
Simone Calabrese
This post was last modified on 13 Febbraio 2016 - 10:17