Assodato che Giorgio Chiellini non sarà in formazione, col Napoli potrebbe cambiare il modulo dei bianconeri a seconda delle circostanze. Mister Allegri sta in queste ore vagliando due opzioni in vista della gara-crocevia contro i partonepei. Capitolo primo: una difesa rocciosa, in tipico stile Juve. Bonucci e Barzagli, si sa, non possono mancare ad un appuntamento così importante. Qualora il tecnico toscano dovesse prediligere la soluzione “a tre”, allora ecco che a supportarli sarà il giovane Rugani. Preciso, attento, mai una sbavatura nelle gare disputate durante la stagione, sebbene non tantissime. Ciò implica che Litchsteiner ed Alex Sandro debbano interpretare i ruoli di ala – rispettivamente destra e sinistra – in uno scacchiere quasi “contiano”.
Diverso se, invece, ad occupare la corsia sinistra venga scelto Patrice Evra. Nell’occasione, il francese si collocherebbe in una retroguardia “a quattro”, con sempre lo svizzero nelle parte del campo diametralmente opposta alla sua e al centro gli inamovibili Barzagli e Bonucci. Esiste una soluzione migliore? Forse. All’andata Buffon e compagni si presentarono al “San Paolo” col quartetto difensivo ed Hernanes playmaker. E sappiamo tutto come andò a finire. Era comunque tutta un’altra Juventus. Ancora da scoprire e da scoprirsi. Senza tranquillità e pochissima sicurezza. Fu, insomma, una delle peggiori debacle della stagione.
Ragion per cui, in virtù di motivazioni scaramantiche dovrebbe giocare Rugani; ma qui, più della “smorfia” napoletana, bisognerebbe contrastarne la fase offensiva, con Higuain e Insigne caricati a pallettoni per Torino. Bisognerà tenere il pallino del gioco facendo attenzione, al contempo, a non concedere troppo agli azzurri in contropiede. Rischiare l’ex Empoli in un match così delicato sarebbe coraggioso. Un po’ come Sturaro titolare nelle semifinale contro il Real Madrid a Torino. Se la storia insegna, probabilmente alcune piccole sfumature “di rischio” spesso portano a buoni risultati.
Paolo Panico