La sfida più attesa dell’intero campionato si avvicina inesorabilmente e, complice anche la grande pressione esercitata dai mass media in questi giorni, il clima si fa sempre più teso e rovente. Per molti si prospetta una partita bloccata, con le squadre che si studieranno per gran parte del tempo, senza esporsi troppo agli attacchi avversari. Per altri si tratterà di una partita spettacolare, tra le due squadre che esprimono attualmente il miglior calcio in Italia. A fare la differenza, però, saranno le motivazioni, la cattiveria agonistica messa in campo dalle due compagini, che inevitabilmente poi si rispecchieranno in colui che verrà proclamato man of the match.
MENTALITÀ DA LEADER – Per quanto visto fin ora, colui che potrà candidarsi a questo ruolo di leader, di portabandiera, dalla parte juventina sarà uno di quei giocatori che hanno sempre fatto la differenza nei momenti topici della stagione. Molti già avranno pensato ai più scontati Dybala e Pogba, ma colui che per caratteristiche tecniche, e soprattutto mentali, si addice a questo ruolo risponde al nome di Leonardo Bonucci. Dybala e Pogba hanno qualità tecniche impressionanti, ma vuoi per esperienza e per juventinità ormai acquisita, Bonnie si sposa maggiormente alla causa.
SICUREZZA E PIZZICO DI FOLLIA – Che ci regali un gol allo scadere come nel big-match contro la Roma della stagione scorsa ce lo auguriamo senz’altro tutti, ma l’impressione è che una sua prestazione sopra le righe, anche se non suggellata, come in quel caso, da una rete, possa essere più che sufficiente. Una prestazione in grado di garantire sicurezza e affidabilità a tutto il reparto difensivo, impresa non affatto scontata contro una squadra iper-offensiva quale è la formazione partenopea.
Bonnie potrà essere l’arma in più della Juventus, con quel pizzico di sana follia, che nelle giuste misure non guasta mai. La leadership, almeno formalmente, è di capitan Buffon, ma per forza di cose, essendo relegato alla porta, tutto passa per Bonucci, testa e piedi, con quell’abilità da regista difensivo che l’ha sempre contraddistinto. Insomma, anche se a mettere la firma sul tabellino probabilmente non sarà lui, sarà altrettanto fondamentale che sia concentrato sulla partita, senza vedergli fare troppe sbavature, aiutato da quella fenomenale cornice quale sarà indubbiamente lo Juventus Stadium.
IMPRESCINDIBILE, AL DI LÀ DEL MODULO – Mettere un freno al portentoso trio d’attacco avversario non sarà affatto cosa facile, specie se lanciato in contropiede. Lo scacchiere tattico di Max Allegri probabilmente subirà una variazione, dettata dall’assenza di Chiellini. Che sia difesa a 3 con Lichtsteiner centrale o che si tratti di un 4-4-2, poco cambia, vista la grande duttilità tattica dei giocatori a disposizione. Nel primo caso, però, Bonucci rivestirà il ruolo di difensore centrale con delega all’impostazione del gioco, aiutando Marchisio, pressato a vista dal centrocampo napoletano. Nel secondo caso, probabilmente, si imposterà di più dalle fasce, esonerando maggiormente il centrale dal compito di “regista”.
Qualunque modulo venga adottato, Bonnie si farà trovare sicuramente pronto e costituirà l’uomo chiave del match. Insieme ai compagni di ruolo dovrà, infatti, blindare la porta dal migliore attacco della Serie A, ma soprattutto da un certo Gonzalo Higuain, che già nel match d’andata ha punito i bianconeri.
Simone Marasi
This post was last modified on 13 Febbraio 2016 - 10:58