“Gli infortunati? Preferisco parlare di chi sta bene, perchè chi scenderà in campo sarà all’altezza e le alternative non mancano”. Così parlava Max Allegri nella conferenza stampa post Frosinone-Juve. Si perchè durante la gara c’era stato un altro infortunio, l’ennesimo, quello di Giorgio Chiellini uscito dal campo nel secondo tempo a causa di un problema muscolare. Il difensore bianconero si è sottoposto agli esami strumentali che hanno evidenziato una lesione del muscolo soleo e quindi almeno venti giorni fuori dal campo. Un’altra bella botta da assorbire per Mister Allegri che però non è nuovo a questi problemi. Gli infortuni della stagione, infatti, hanno raggiunto un numero record…
RECORD DI PUNTI, MA NON SOLO… – Sale a 41 la lista aggiornata degli infortunati stagionali. Numeri veramente importanti che delineano ancora meglio il quadro della situazione generale in casa Juventus. Il nemico in casa, per i bianconeri. Una stagione molto sfortunata sotto questo punto di vista: dai molteplici stop di Khedira, all’infortunio shock di Caceres che ha terminato la stagione. Un vero e proprio record negativo insomma che ha messo Allegri difronte a situazioni difficili, ma quasi sempre con la soluzione a portata di mano.
LE SECONDE LINEE, L’ARMA IN PIÙ – Quasi tutte le volte, infatti, la soluzione stava in panchina. Perchè l’arma in più della Juventus sono le seconde linee. E che seconde linee! Quantità e qualità, questi gli assiomi fondamentali per una squadra che ha come obiettivo quello di arrivare il più avanti possibile in tutte e tre le competizioni. Alcuni innesti, poi, sono stati fondamentali. Uno su tutti quello avvenuto durante la scorsa stagione, quello di Stefano Sturaro. Un centrocampista di sostanza e di grinta che non ha fatto rimpiangere gli assenti e si è fatto trovare pronto in ogni occasione. Soprattutto nelle settimane di assenza del Principino, o in quelle più numerose di Sami Khedira. Se Stefano è il sostituto ideale del centrocampo, sulle fasce ci pensa Alex Sandro. La freccia brasiliana ha iniziato da riserva, vista la concorrenza dei titolarissimi Lichtsteiner ed Evra. Ma oggi Sandro ha trovato la sua dimensione, risultando spesso la prima scelta di Allegri. In attacco, poi, c’è solamente l’imbarazzo della scelta. Gli attaccanti più utilizzati sono stati Dybala e Mandzukic, ma quest’ultimo ha avuto vari stop a causa dei problemi muscolari. E quasi sempre è stato Alvaro Morata a prendere il suo posto, autore di una stagione indimenticabile nello scorso anno e in cerca di riscatto nel nuovo. Subito dopo c’è Simone Zaza, il meno impiegato, ma colui a vantare un ottimo rapporto tra minuti giocati e reti realizzate. Per non parlare di Juan Cuadrado, jolly impiegabile sia in attacco che sulle fasce. Una panchina d’oro insomma che ha garantito ad Allegri disponibilità e talento da mettere in campo ogni qualvolta è stato necessario. Una delle forze più importanti della squadra è certamente questa: sapere di poter contare su tutti e in ogni momento. E questo evidenzia l’importanza delle seconde linee, quelle appena dopo le prime e destinate ad essere tali.
Moira Marchetti