Basta. Semplicemente basta. Nemmeno si sente l’odore di Juventus – Napoli e già questa partita ha nauseato. La passione, l’attesa, l’importanza dello scontro tra le due migliori squadre d’Italia, impallidiscono, svaniscono, cancellate da una marea di articoli, dichiarazioni e proclami che violentano non solo il concetto stesso di sportività, ma anche l’intelligenza umana. Sguazziamo nel ridicolo e ancora manca quasi una settimana.
Sono parole forti, ma non si può più sopportare questo clima. Il sospetto, le accuse sempre più esplicite, il vittimismo, la diffamazione pura e semplice. Tutto questo è diventato ormai normalità. Così succede che il direttore di un importante canale italiano parli di disegni pro Juve senza timore di apparire inopportuno e va bene così. Succede che vecchi tecnici e vecchi giocatori ricordino terribili furti, manifestazioni di disegni superiori e poteri occulti. Sì, qualcuno ha parlato persino di poteri occulti. La decenza è definitivamente scomparsa.
Ma la colpa di tutto questo non è solo di personaggi con opinioni quantomeno discutibili, ma anche di chi gli dà tutto questo spazio e, soprattutto, di chi si lancia in editoriali preda di un fanatismo da Medioevo. La stampa, i media in genere, sono diventati una piazza in cui scrivere ciò che persino al bar, spesso, si ha il timore di dire per non apparire stupidi. E la stupidità dilaga. No, non siamo eccessivi. Non si può chiamare in altro modo.
Noi proviamo a distaccarci, proviamo a dire basta a questo clima, proviamo a parlare di calcio e passione. Vogliamo raccontare di una città che sogna con una squadra, di una Vecchia Signora data per morta e che ora punta alla resurrezione definitiva. Vogliamo raccontare del perché con Sarri Higuain segni così tanto o di come Marchisio sia fondamentale negli equilibri bianconeri. Vogliamo fare il nostro dovere. E no, non ci interessa chi arbitrerà la partita, non ci interessano le moviole, non ci interessano i disegni, né qualunque altra folle considerazione che serva solo ad alimentare tensioni e sospetti. Del nome dell’arbitro parlino gli altri. Alla fine a parlare sarà il campo. E se dirà che il Napoli è più forte della Juve, applaudiremo i partenopei. Questo dovrebbe essere lo sport. Dovrebbe. In un mondo normale.
Edoardo Siddi