Frosinone-Juventus è stata la classica partita da testacoda, con i ciociari che fino al primo gol bianconero hanno pensato esclusivamente a difendersi e a fare densità davanti a Leali, portando anche otto o nove uomini in area di rigore a fare da schermo. Il risultato? Una partita bloccata, con la Juventus che ha faticato enormemente a far girare la manovra. Un equilibrio del genere poteva essere spaccato solo da un giocatore veloce, che in casa Juve si chiama Juan Cuadrado. Il colombiano, schierato un po’ a sorpresa al posto di Lichtsteiner, è risultato decisivo con il gol che ha portato in vantaggio i bianconeri, ma si è anche contraddistinto grazie ad una prestazione decisamente positiva durante la quale ha arato chilometri sulla sua fascia destra.
Velocissimo come sempre, Cuadrado ha messo in difficoltà tutta la fascia sinistra del Frosinone, facendo ammonire Crivello e subendo tanti altri falli (molti dei quali dello stesso Crivello, che ha infatti sfiorato più volte l’espulsione). Il colombiano è riuscito nell’ardua impresa di velocizzare la manovra in una partita resa lenta dal catenaccio frusinate. Buono anche il lavoro offerto in fase di copertura: certo, Dionisi non è Cristiano Ronaldo, ma Cuadrado si sempre fatto trovare pronto e in anticipo, rendendo davvero complicata la vita ai giocatori del Frosinone che agivano sull’esterno, i quali già ricevevano pochi palloni.
Poi, però, c’è il gol: una rete dall’importanza fondamentale. La classica rete che sembra facile, ma che richiede di essere al posto giusto al momento giusto, un po’ come gli era successo nel derby con il Torino. Dopo l’autogol propiziato mercoledì contro il Genoa, ancora una volta Cuadrado è risultato decisivo sul tabellino dei marcatori: senza quel gol sarebbe stata davvero dura per la Juve scardinare la difesa di Stellone. E se fino a qualche settimana fa c’erano molti subbi persino sulla sua permanenza in bianconero, ora in vista della sfida scudetto di sabato Cuadrado con le sue prestazioni si candida ad un posto da titolare: Allegri non potrà non pensarci.
Alessandro Bazzanella
This post was last modified on 8 Febbraio 2016 - 09:01