Basta solo citarlo per far venire un brivido di emozione ai tifosi della Juve. David Trezeguet: non un semplice nome, una leggenda della storia della Juventus. Miglior marcatore straniero della Juve con 138 gol, attaccante straordinario che ha vinto quasi tutto con la maglia bianconera (quel rigore sbagliato nella finale di Champions League 2003 fa ancora male), Campione del Mondo nel 1998 e Campione d’Europa nel 2000 con la sua Francia. Questo è il palmares di Trezeguet, il quale ora è presidente della Juventus Legend e ambasciatore nel mondo dei bianconeri.
“BLUE CIEL” – Finita la sua straordinaria carriera, Trezeguet ha deciso di scrivere una sua autobiografia, intitolandola “Bleu Ciel”: “bleu” come la divisa della sua amata Nazionale, la Francia, con la quale ha vinto tutto; “ciel” come quel cielo che molte volte ha toccato con un dito dopo i suoi successi, sia con la Francia che con la Juventus. Trezeguet, nel suo libro, parla di tutto: da Calciopoli (“Affare burocratico: non s’è mai capito cosa accadde. Gli scudetti li sento miei, non credo che gli interisti si sentano campioni al posto nostro”), al trionfo Mondiale nel 1998, fino alla delusione del rigore sbagliato nella sconfitta in finale Mondiale del 2006 e la tristezza della Serie B. Interessanti anche i vari aneddoti raccontati dai suoi ex compagni di squadra: da Del Piero (“Quando se ne andò gli scrissi una lettera”) a Henry (“ultimo grande goleador del calcio mondiale”, scrive nella prefazione del libro), passando per le divertenti rivelazioni di Camoranesi (“Protestava perché fumavo e russavo, ma mai ha cambiato partner”).
Un’autobiografia imponente e molto interessante, scritta da una leggenda della Juve e del calcio mondiale. Buona lettura!
Simone Calabrese