Le insidie di “Gasp”, la volontà di Cerci: Juve, attenta a quei due

Sicuramente, i tifosi rossoblu – sponda Genoa – avrebbero desiderato una stagione ad alti livelli. Nel calcio, però, nulla è certo. Ne sa qualcosa la Juventus, il cui inizio non ha certo entusiasmato. Eppure, dopo i dovuti periodi di assestamento della squadra, i risultati stanno iniziando a vedersi da quando Juan Cuadrado decise nell’extra-time il derby col Torino. Tornando ai liguri, stamattina gli uomini di Gasperini erano nella sede bianconera, ospitati dal centro sportivo per eseguire la seduta di rifinitura. Un’ora abbondante di lavoro – come peraltro specificato dal sito genoafc.it – con la prima parte concentrata sul risveglio muscolare ed esercitazioni atletiche dirette dallo staff dei preparatori. Nella seconda, invece, “Gasp” ha preso in mano le redini, pensando alla tattica.

Genoani che, allo ‘Stadium’, dovrebbero presentarsi tramite un moulo diverso dal solito, ovvero il 3-5-2. Possibile concessione a Pavoletti – centravanti italiano del momento – d’un turno di riposo. Ciò a vantaggio dell’inedita coppia Cerci-Pandev. E già a sentir nominare il macedone vengono i brividi, considerando la sua vena realizzativa “storica”che in passato è sempre risultata ispirata davanti alla porta difesa da Buffon. Dubbi sugli esterni, il punto forte della tattica “gasperiniana”. A destra crescono le quotazioni di Lazovic, mentre a sinistra possibile una staffetta tra Ansaldi e Laxalt.

Tra le reali certezze dei prossimi avversari rientra a pieno titolo quella di Gian Piero Gasperini. Lui, peraltro juventino quando indossava ancora gli scarpini, è molto amato dalla città di Genova. Gli abitanti appassionati di pallone lo considerano un po’ il “Guru” che, forse meglio di altri,  negli ultimi anni è riuscito a lasciare un’impronta calcistica importante. Ovvio che, allora, la primaria fonte di pericolo a cui mister Allegri dovrà porre molta attenzione appertenga proprio alla saggezza del buon “Gasp”. Occhio anche ad Alessio Cerci. I tecnici che valorizzano il gioco sulle fasce rappresentano per lui un “toccasana”. Ne sa qualcosa Giampiero Ventura.

Paolo Panico

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