Antonio Conte, finito l’Europeo in Francia, lascerà la Nazionale. La decisione, ormai, è stata presa: troppe le incomprensioni con i club e troppa è la voglia dell’ex tecnico bianconero di tornare a vivere il calcio giorno per giorno, senza dover aspettare mesi per poter allenare i suoi giocatori, come invece succede in Nazionale. L’allenatore leccese, negli anni, si è costruito un’ottima reputazione, soprattutto in Italia, ma anche a livello internzaionale. Molto hanno pesato le sue prestazioni alla Juve, con la rinascita bianconera e i tre scudetti consecutivi. Ora sembra essere arrivata per lui la tanto sognata occasione in un top club europeo…
IL CHELSEA VUOLE PARLARE ITALIANO – Il Chelsea con gli allenatori italiani si è trovato benissimo, questo è sicuro. Dopo le ottime prestazioni di Ancelotti (titolo più importante la Premier League nel 2010) e Di Matteo (il quale, per la prima volta nella storia dei Blues, è riuscito a vincere la Champions League), Roman Abramovic si è convinto che un altro allenatore del Bel Paese sia il profilo migliore per tornare a vincere.
CONTE FAVORITO, MA… – Chelsea vicino ad un tecnico italiano, dicevamo. E allora la notizia è arrivata ieri, grazie a un tweet dell’inviato speciale di Sky Sport, Alessandro Alciato: “Conte a un passo dal Chelsea”. Un tweet breve, ma pieno di significato e importanza. Sarebbe dunque delineato il futuro di Antonio Conte, pronto per la nuova avventura Oltremanica. Gli indizi c’erano già (si era infatti già capito che l’allenatore leccese avrebbe lasciato la Nazionale e la notizia che Conte stesse imparando l’inglese qualche fantasia l’aveva suscitata) ed ora, con il tweet dell’informatissimo Alciato, sembrerebbe fatta. Ma Conte deve stare attento ad un altro allenatore italiano, che sembra essere diventato il suo eterno rivale: Max Allegri. Anche il tecnico livornese è infatti nella lista dei desideri di Abramovic. Conte, comunque, sembra favorito!
L’unica cosa quasi certa è che la panchina del Chelsea l’anno prossimo parlerà italiano: ora bisogna capire se l’italiano avrà l’accento leccese oppure quello livornese…
Simone Calabrese