La Juventus, da qualche anno a questa parte, ha deciso di investire molto sulla crescita del proprio vivaio, seguendo il modello del Barcellona: Marchisio, Giovinco e De Ceglie sono solo i più famosi dei tanti ragazzi della “cantera” bianconera che sono diventati professionisti. La Juve vuole continuare su questa strada e il giovane che sembra poter spiccare su tutti è Moise Kean, attaccante italo-ivoriano classe 2000, che tanto bene sta facendo nella Juventus U17!
TALENTO, TANTO TANTO TALENTO – Il ragazzo non è una novità: già negli altri anni è stato osservato dai migliori osservatori delle giovanili, ma le prestazioni che sta fornendo nell’ultimo periodo lo hanno fatto tornare sotto i riflettori della cronaca. Kean è nato il 28 febbraio 2000 ma, nonostante la giovane età, sta facendo benissimo anche nelle categorie superiori: il primo luglio 2015 è passato dalle Giovanili alla Categoria U17. In questa categoria ha finora disputato 14 partite condite da 15 gol (più di uno a partita) e ha una media realizzativa spaventosa: un gol ogni 61 minuti, media ai livelli di Zaza! Il ragazzo, come detto, ha origini ivoriane, ma ha il doppio passaporto e quindi può essere convocato nella Nazionale Italiana. Ha infatti giocato in tutte le categorie giovanili della Nazionale, in cui ha già segnato in totale 7 gol. Attaccante centrale, è la classica prima punta: fisico, grinta e, soprattutto, senso del gol, che gli permette di trasformare in oro ogni pallone che gli arriva.
IL NUOVO BALO? – Il fisico, la personalità e le giocate hanno fatto si che il paragone più gettonato per Kean sia quello con Balotelli. Da una parte sarebbe un onore, in quanto essere paragonati ad un potenziale campione come Balotelli farebbe piacere a chiunque; dall’altra invece un monito: il giovane giocatore bianconero non deve assolutamente farsi trascinare dagli stessi vizi che hanno in parte rovinato Balotelli. Il talento c’è, adesso bisogna lavorare sulla testa del ragazzo, ma su questo aspetto si può stare abbastanza tranquilli. La Juve ha sempre puntato molto sul rispetto dei ruoli e sicuramente tratterà Kean come tutti gli altri, non permettendogli di montarsi troppo la testa.
Simone Calabrese