Dopo la lunga e classica pausa invernale di un mese, torna la Bundesliga. Il Bayern di Guardiola in serata era ospite dell’Amburgo. L’allenatore catalano ha optato per una sorta di 3-5-2 molto offensivo, con Boateng, Badstuber e Alaba come trio difensivo. In mezzo al campo Xabi Alonso come regista supportato da Thiago Alcantara e Lahm, mentre i due esterni scelti sono Coman e Douglas Costa. Tandem d’attacco Muller-Lewandowski. Nella prima frazione di gioco la partita è abbastanza bloccata, con il Bayern che tiene maggiormente il possesso ma con l’Amburgo che comunque ha le sue occasioni, prima con Hunt al 13′ e poi con Diekmeier al 21′ in contropiede. Interessante poi vedere come varia la disposizione in campo degli uomini di Guardiola in fase di non possesso: Lahm si abbassa nella classica posizione di terzino, formando una linea a 4 solo quando la palla ce l’ha l’Amburgo, per poi riaccentrarsi ad affiancare Xabi Alonso quando i bavaresi attaccano.
Ma al 36′ del primo tempo, sugli sviluppi di un lancio lungo, Adler esce a valanga su Thomas Muller prendendosi un giallo e procurando il rigore per il Bayern, su cui Lewandowski non sbaglia sbloccando il match. Nella ripresa, all’8′ minuto, Lasogga con un destro da fuori buca Neuer, complice una sfortunata deviazione di Xabi Alonso. Un paio di minuti più tardi Boateng è costretto ad uscire anzitempo dal campo per infortunio, al suo posto Javi Martinez. Nei minuti successivi il Bayern spinge alla ricerca del nuovo vantaggio, che arriva al 61′ ancora grazie a Lewandowski: da una ribattuta in area la palla finisce sui piedi di Muller che tenta il tiro, su cui si avventa la punta polacca per la deviazione decisiva. I tedeschi continuano con lo stesso ritmo, e Alaba pochi minuti dopo fa tremare il palo destro di Adler. C’è poi la girandola di cambi nel finale, prima Vidal entra per Muller poi Douglas Costa lascia spazio a Robben,
Coman è certamente tra i più positivi, provocando un paio di ammonizioni avversarie e lasciando spesso sul posto l’uomo. L’arma per poter colpire i bavaresi però sembra essere il contropiede ben organizzato, in quanto in un paio di occasioni gli uomini di Guardiola hanno tardato a tornare lasciando qualche spiraglio di troppo all’Amburgo.
Oscar Toson