Udinese-Juve, l’analisi dell’attacco: Mandzukic guerriero, Dybala è una meraviglia

La rincorsa continua, perché sono dieci. Si avete capito bene sono dieci le vittorie di fila inanellate dalla Juventus. I bianconeri sono letteralmente inarrestabili e a farne le spese, questa volta, è l’Udinese. L’inaugurazione della Dacia Arena vede gli uomini di Allegri, in campo con il solito 3-5-2, calare il poker e chiudere la partita già nel primo tempo: a segno due volte Dybala (su punizione e rigore al 15′ e al 26′), Khedira  al 18′ (su assist di Dybala) e Alex Sandro al 42′. La Vecchia Signora raggiunge il secondo posto, staccando l’Inter di Mancini, e vede Napoli, distante solo 2 lunghezze.

IO SONO UN GUERRIERO – Quando passi tutta la sosta natalizia in compagnia di un acciacco, che ti ha colpito nell’ultima gara prima delle feste, rientrare non può essere semplice. Mario Mandzukic quell’acciacco l’ha messo, però, bellamente alle spalle e impavidamente è sceso in campo a fare battaglia. Il croato, infatti, si conferma l’ariete bianconero e l’uomo d’esperienza del reparto avanzato, ne viene fuori una partita di grandissima sostanza. Mario attacca e morde gli avversari e gli spazi, marcarlo è impresa difficile, ogni suo movimento diventa spauracchio per la difesa friulana. Il gol non arriva, nonostante un’occasione d’oro su calcio d’angolo, ma la prestazione è da incorniciare, ed è impreziosita anche da un rigore guadagnato.

PACE, AMORE, JOYA INFINITA – L’analisi della prestazione di Dybala potrebbe essere riassunta semplicemente così: 2 gol, 1 assist e lampi di classe a non finire. L’argentino è una meraviglia, e più passa il tempo più le sue performance toccano livelli altissimi. Paulo mixa alla perfezione i dettami tattici di mister Allegri e le sue inclinazioni innate, il risultato è micidiale: corre, combatte, arretra, imposta, verticalizza, imposta, dribbla, conclude (e come conclude). Il 21 colpisce gli uomini di Colantuono per ben due volte su calcio piazzato, al 15′ su  punizione e al 26′ su rigore, e poi regala la palla dello 0-3 a Khedira. Sette gol nelle ultime nove partite, undici reti in totale in campionato e sette assist, la Joya è infinita. Al 21′ del secondo tempo lascia il posto a Morata, lo spagnolo ha tanta voglia ed entra in campo con il piglio giusto, riesce, infatti, anche ad impensierire Karnezis con un tiro a giro che corona una bella azione personale. In settimana c’è la Coppa Italia, c’è la Lazio, forse ci sarà anche Alvaro e la sua voglia.

Carlo Iacono (CarloIacono7)

 

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