Diciamolo subito: sarà partita dura, spigolosa e rognosa. Ci vorrà la proverbiale halma di Max Allegri, la pazienza che è diventata una sorta di mantra per il tecnico bianconero: tecnica, precisione e rapidità. Perché l’Udinese che sta preparando Colantuono sarà più simile ad una trappola che a una squadra di calcio. Il tecnico dei friulani l’ha detto chiaramente: giocherà Iturra nel mezzo al posto di Bruno Fernandes perché bisognerà correre. Traduzione: penseremo prima a non farvi giocare, poi se ci riusciremo vi colpiremo.
IL COLPO DELL’ANDATA. E l’Udinese ha già affondato il doloroso colpo nella partita di andata, quando Thereau gelò lo Juventus Stadium dando l’incipit allo sciagurato avvio di stagione bianconero. Quello che sembrava fosse soltanto un episodio isolato, è diventato una costante che si è per fortuna interrotta qualche mese dopo, ma contro i bianconeri del nord-est bisogna tenere la guardia sempre alta.
IL PIANO DI COLANTUONO. Il dispositivo preparato da Colantuono non prevede Perica: questo significa che l’obiettivo è ingolfare le vie centrali, asfissiando il centrocampo bianconero con la corsa di Iturra e Badu, per poi cercare sull’asse Lodi-Di Natale-Thereau la direttrice giusta per far male alla Juventus. Ai lati giostreranno Widmer ed Edenilson, giocatori di gran corsa che sono in grado di fare con sufficiente costanza la doppia fase: saranno loro a comporre la linea a 5 ai lati del terzetto Wague-Danilo-Felipe.
RISCHI E CONTROMOSSE. L’Udinese la metterà sul piano dell’intensità: la Juventus ha la tecnica, ma da sola non basta. Se i padroni di casa si raccoglieranno prevedibilmente in pochi metri attorno al pallone, saranno necessari i cambi di campo (e la presenza di Cuadrado in questo senso fa ben sperare) oltre ad una certa rapidità combinata a precisione nel giro palla per sfondare. Per fortuna rientra Marchisio, Pogba è in un gran momento di forma e Alex Sandro garantisce forza e cross a sinistra. Ci vorrà tanta attenzione, perché l’Udinese attaccherà poco ma con pericolosità: e con Lodi in campo, sarà buona regola evitare di commettere falli al limite dell’area di rigore. C’è un Juventus-Catania di qualche anno fa che grida ancora vendetta.
Gennaro Acunzo