CUADRADO OUT – “Il colombiano fuori? Durante la partita può cambiare la situazione di gioco, soprattutto alla fine dove i cambi diventano determinanti”
COL TREQUARTISTA – “Col ritorno di Pereyra sono contento, può essere una risorsa importante e perché non l’ho mai avuto. Ma anche Asamoah, o come Caceres. L’importante è avere la rosa a disposizione, che è di valore. È inutile andare a mettere giocatori che non migliorino questa squadra“.
MIGLIORARE – “La Juve può e deve migliorare, dal punto di vista tecnico e del gioco. Rispetto all’anno scorso, questa è una squadra con dieci giocatori nuovi e giovani. Si sono ambientati, hanno capito la differenza tra giocare per vincere sempre e salvarsi. Ci voleva tempo. Il mio obiettivo, e quello di tutti, è che la Juventus debba competere a giocare con le migliori in Europa. Sarebbe riduttivo pensare solo al campionato, se arrivi a giocare con le migliori hai inevitabilmente vantaggi in campionato”.
SCONTRI DIRETTI – “Giocare in casa? Bisogna fare un tot di vittorie. Il campionato si vince con le medio-piccole, al momento però non si può dire”.
STAGE – “Le società hanno deciso, e bisogna adeguarsi”.
LE SCELTE – “Dentro Rugani? Ultimamente ha giocato un paio di partite, pure buone. Deve crescere, può essere della partita domani. Avendo fuori Barzagli, dentro o lui o Caceres. Se gioca lui, magari l’altro gioca mercoledì”.
FUTURO – “Si pensa al campionato, alla Coppa Italia e alla Champions. Stop”.
LOTTA SCUDETTO – “Rosa Juve migliore? Abbiamo una rosa importante, con margini di crescita. Ma c’è il Napoli con Higuain, ha una media gol impressionante. Fare trenta gol in Italia è difficile, lui può arrivarci. Hanno una rosa valida per vincere o lottare in campionato”.
PREPARAZIONE – “Abbiamo fatto un buon lavoro durante le feste, poi si è proseguito normalmente. Ora c’era da preparare la partita di Udine”.
FUTURO MORATA – “Non rispondo, non sta a me parlare del suo futuro. Può fare tante cose, le ha fatte e le potrà fare. Ha qualità straordinarie. Deve stare sereno”.
SULLA ROMA – “Dispiace per Garcia, ma la Roma è in lotta per il campionato. È una squadra che potenzialmente può infilare un filotto importante, bisognerà avere tanto rispetto per loro. E bentornato a Spalletti”.
MANDZUKIC – “Domani il croato gioca”.
TRA I NUOVI – “Chi mi ha dato più soddisfazione? Un po’ tutti. Sono migliorati, così come quelli arrivati l’anno scorso. Per quanto è migliorato dico Zaza: all’inizio ha avuto difficoltà, ora è diventato un giocatore importante per la Juve. L’ha dimostrato sempre, ma è migliorato anche sotto il punto di vista tecnico. Senza togliere niente agli altri…”
CREDERCI – “Io l’ultimo a crederci? Ma no. Il potenziale della squadra non era cambiato, poi mancavano tante partite. Ci sono momenti di difficoltà, vanno affrontati con positività. Ci siamo rimessi in carreggiata, grazie ai ragazzi. Ma questo non basta: a 39 punti il campionato non si vince. Mancano tante partite, da affrontare poi con la migliore formazione. Penseremo dunque a domani, poi a mercoledì e poi a chi verrà”.
TURNOVER – “Dopo la partita con la Lazio rientrerà Barzagli, Pereyra sta recuperando e rientrerà con la Roma. Lemina piano piano sta tornando in gruppo, anche se è tanto che non gioca. Ma l’importante è che la squadra stia bene, perché da qui alla fine dell’anno ci sarà bisogno di tutti. E giocatori che hanno giocato di meno, faranno di più. Devono mantenere alta l’intensità fisica e tecnica”.
ALTRO CAMPIONATO – “Inter favorita? Ora il Napoli è in testa, quindi sono loro i favoriti. Delle prime cinque squadre in ordine di classifica del campionato, nessuna è tagliata fuori. Compresa la Roma di Spalletti. Da qui alla fine bisogna essere molto bravi, sarà un campionato equilibrato fino alla fine. Se siamo favoriti noi, anche l’Inter lo sarà: abbiamo gli stessi punti. Fa parte del gioco, l’importante è che siamo di nuovo nei primi tre posti. Domani abbiamo questa partita difficile e complicata, con una squadra che veniva da tre vittorie e sta in forma. Inaugurano lo stadio, sarà una domenica speciale e con entusiasmo. Ma sarà importante portare a casa i tre punti”.
5 MESI DOPO – “Un primo bilancio? Innanzitutto ricordo non molto volentieri la partita d’andata, poi son seguiti giorni e mesi con grande difficoltà. Dopo dodici partite solo 12 punti, e una posizione di classifica assolutamente brutta. Momenti chiave? I risultati, la squadra dopo Empoli ha iniziato a fare un filotto di vittorie importanti, dopo una brutta partita ma era importante vincere. Siamo cresciuti fisicamente, siamo migliorati e siamo in un buon momento. Mancano altre 19 partite, un mini campionato. Dobbiamo fare un tot di punti, e come ho detto, il campionato si deciderà all’ultima partita. Per ammazzare il campionato, una squadra deve vincerle tutte e 19. Questione di matematica”.
Altra vigilia, stavolta tocca – di nuovo – all’Udinese. Al giro di boa, Allegri non vuole scherzi: tocca arrivare alla decima vittoria di fila, mettere pressione al Napoli che col Sassuolo vuole scappare via. Tante curiosità, dunque, sulla lotta scudetto. Ma anche sulle scelte del tecnico: dal ballottaggio Rugani-Caceres, fino alle condizioni di Mandzukic.
This post was last modified on 17 Gennaio 2016 - 12:44