Genoa – Juventus 0-3 Le pagelle dei bianconeri
Del Favero 6.5 – Il Genoa non fa paura, ma quando chiamato in causa lui risponde presente. Mette comunque la sua firma sul successo con l’intervento su Ghiglione immediatamente dopo il vantaggio di Favilli.
Zappa 7.5 – Forse la sua miglior partita della stagione. Non sbaglia nulla, difende con precisione e attacca con costanza e, soprattutto, fornisce a Favilli l’assist per il 2-0 che spegne le speranze del Genoa.
Romagna 7 – Grosso lo rimette in difesa e lui esegue come se non avesse mai lasciato il ruolo. Annulla totalmente Gomes, che in teoria sarebbe stato preso per la prima squadra, e blocca qualunque pallone capiti dalle sue parti. Quando poi deve impostare, lo fa con la consuete naturalezza.
Blanco Moreno 7 – Nel primo tempo, quando la partita è (almeno in teoria) più combattuta, è autore di tre chiusure perfette che fanno capire al Genoa che passare sarà impossibile. Soffre un pochino i duelli in velocità, ma rimedia con l’esperienza.
Lirola 7 – Oggi Zappa gli ruba un po’ la scena, ma una sua prestazione parecchio al di sopra della sufficienza non sorprende. È ormai consuetudine. Non fa registrare un solo calo di concentrazione, non sbaglia un solo intervento in difesa e, quando deve attaccare, fa parecchia paura agli avversari.
Macek 6.5 – Potrebbe essere usato per spiegare il concetto di affidabilità. Non delude nemmeno alla prima del 2016, confermandosi fondamentale in un centrocampo che, nonostante le assenze, gira benissimo.
Pellini 6.5 – Il compito di accomodarsi in cabina di regia tocca a lui e, come ogni volta che viene chiamato in causa, non fa una piega. Detta i tempi e sostiene i compagni in tutte le azioni, aiutando anche la linea difensiva nelle rare occasioni in cui il Genoa prova a premere.
Bove 6 – Commette qualche errore di misura all’inizio, ma poi prende confidenza e cresce alla distanza, non deludendo dal punto di vista tattico. Non è facile giocare così sporadicamente, ma l’impegno non manca mai.
Clemenza 7 – La porta sembra stregata, ma alla fine riesce a mettere anche lui la firma, meritata per quanto messo in campo fino a quel momento. Oltre alla classe, di cui abbiamo già ampiamente parlato, colpisce ancora per la grinta e la voglia e l’enorme lavoro svolto senza palla. Qualità che possono dare la differenza a livelli più alti.
Kastanos 6.5 – Solo la traversa gli nega il gol, ma, a parte la grande conclusione che si stampa sul legno, gioca una partita di sostanza, con sprazzi di quella classe che l’ha reso famoso e aveva spinto tane te squadre a mettere gli occhi su di lui. È in crescita.
Favilli 8 – Inizia lavorando per la squadra, allargando la difesa per gli inserimenti dei due trequartisti, poi, quando è il momento, si butta in mezzo e non sbaglia. Una zampata per aprire là marcature, un colpo di testa perfetto per chiuderle. È una marea di applausi all’uscita dal campo.
Udoh, Toure e Morselli sv
Grosso 7 – Cambiano gli interpreti, non cambiano gioco e risultato. Indovina tutte le scelte e l’idea doppio trequartista funziona benissimo, perché toglie punti di riferimento agli avversari. Il 2016 inizia meravigliosamente, che sia l’anno della sua consacrazione?
Edoardo Siddi