Arrivato a Torino con il cartello del prezzo ancora appiccicato addosso, Alex Sandro ha avuto un ambientamento non facile. Già, perché in Italia i calciatori vengono giudicati dopo neanche mezza stagione e, viste le iniziali panchine dell’esterno brasiliano, subito si è parlato di un flop. Arrivati a gennaio, e cioè 6 mesi dopo il suo arrivo alla Juventus, tutti sono d’accordo che i 26 milioni spesi per il terzino ex Porto sono sacrosanti.
FRESCHEZZA SULLA SINISTRA – Nulla da dire su Patrice Evra, un leader in campo, grazie alle sue galoppate irrefrenabili sulla sinistra, e anche fuori, con le sue parole che non lasciano mai nulla al caso e scuotono sempre il gruppo. Sandro rappresenta il nuovo che avanza, dà freschezza e ampiezza alla rosa. La catena di sinistra è diventata formidabile, grazie al binomio con Paul Pogba. Corsa e potenza fisica abbinata a una grandissima tecnica fanno sì che la maggior parte delle azioni pericolose arrivino proprio dall’out mancino. Il problema dei terzini, che attanagliava da sempre la Juventus, passata da calciatori come De Ceglie e Traorè, sembra essere definitivamente risolto.
ASSIST E CROSS PESANTI – Con l’arrivo di Mario Mandzukic, uno come il brasiliano era praticamente fondamentale. Gli anni passati non arrivavano molti cross, vedasi i problemi di Llorente soprattutto nella scorsa stagione. Quest’anno, invece, fioccano. E, talvolta, gli assist realizzati da Alex Sandro sono pesantissimi. La rimonta bianconera in Serie A è iniziata proprio da un suo tiro cross intercettato da Cuadrado nel derby, il passaggio agli ottavi in Champions League è arrivato grazie alla zampata di Mandzukic su un traversone proveniente dai piedi del brasiliano.
Che non sia un acquisto flop, è stato appurato qualche tempo fa. Ora sta dimostrando di essere top. Anzi, il top, su quella fascia. Sperando che il 2016 sia l’anno della sua definitiva esplosione.
Luigi Fontana (@luigifontana24)