Se il campionato fosse una partita di poker allora l’Inter avrebbe giocato l’all in. Il bilancio della società nerazzurra, chiuso il 30 giugno e approvato ad ottobre, sembra delineare un’unica strada per far ritornare i conti: la qualificazione alla Champions League, portatrice sana di 40/50 milioni di ricavi. Ma non è detto che ciò basti. Il bilancio dell’Fc Internazionale Spa 2014/15 si è chiuso con una perdita di 74,4 milioni di euro, ma i conti del gruppo intero evidenziano un rosso di 140 milioni. Ovvero una perdita che andrebbe ben oltre i 30 milioni di perdita massima che l’Uefa permetterà nel prossimo bilancio, secondo le condizioni del Fair Play finanziaro.
OCCHIO ALLA SPESA – Certo l’ultimo bilancio è appesantito da 41 milioni di oneri non ricorrenti connessi ad accantonamenti per oneri futuri e svalutazioni apportate a diritti pluriennali. Ovvero: anticipazione stipendio Mazzarri, svalutazione di Taider ed Hernanes, Vidic fuori progetto, rischio contenzioso per Alvarez. Senza questi oneri, infatti, il rosso sarebbe stato di 45 milioni. Resta però un dividendo in natura, non liquido, da 78,8 milioni frutto della Inter Brand, senza il quale il rosso avrebbe toccato la cifra monstre di 154 milioni. Thohir sembra, dal suo canto, credere nell’equilibrio dei conti e conta di trovare la soluzione per evitare la multa Uefa, anche se i revisori dei conti segnalano il pericolo riguardo significative perdite con correlato rilevante assorbimento di liquidità.
IN CONTO – Da registrare che i nerazzurri hanno potenzialmente 52 milioni di impegni futuri sul mercato. Parte dell’esborso sarà pagato in rate, mentre l’altra è vincolata a obblighi di riscatto. 6 milioni dovranno esser versati al Barcellona per Montoya, se scenderà in campo per un terzo delle partite stagionali almeno per 30 minuti, mentre per Jovetic e Miranda il discorso è rimandato all’esercizio successivo, con Ljajic e Telles che potranno essere sacrificati o meno a seconda delle esigenze. Il punto è quello, la Champions è vitale per l’Inter.
Carlo Iacono (@CarloIacono7)