Mandragora: “A giugno so già cosa fare, mi fa piacere l’interesse delle big. Lapadula? Ha qualcosa che va oltre il senso del gol”

È il nome caldo del momento. Che di questi tempi, in pratica, diventa quasi un “riconoscimento”. Ecco, specialmente se poi hai 18 anni e giochi in un club di Serie B.

Eppure Rolando Mandragora la vive così, semplicemente. Con l’innocenza dei suoi anni e con un sogno ben preciso: arrivare dove il calcio sa regalare vittorie ed emozioni. In quest’intervista rilasciata al Secolo XIX, c’è tutta la leggerezza del predestinato. E tutta la voglia di puntare in altissimo. Qui, un estratto della chiacchierata con la testata genovese.

COL PESCARA – “La mia esperienza abruzzese è iniziata bene, ho trovato un ambiente molto positivo. Alla Serie A ci crediamo tanto, speriamo sia l’anno buono, sarebbe un sogno festeggiare la promozione all’Adriatico. In Oddo e Gasperini vedo la stessa voglia di vincere e migliorarsi sempre”.

CUORE GRIFONE – “Spero con tutto il cuore che il derby lo vinca il Genoa, lo merita la città, lo meritano i tifosi, i derby non si giocano, si vincono, sento spesso Izzo, Lamanna, ma anche Sturaro, Perin e Burdisso, ho un ottimo rapporto con tutti gli ex compagni”.

IL DOMANI – “Per ora sono concentrato al 100% su questa stagione, poi a giugno a meno di scossoni imprevisti dovrei tornare al Genoa, non posso negare che mi fa piacere essere acccostato alle big, ma cerco di non pensare al mercato e rimanere concentrato su cosa fare in campo”.

SU LAPADULA –  “Un ottimo attaccante, vede la porta come pochi, ma quello che mi sorprende di più è la voglia di lottare su ogni pallone”.

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