Senza troppo indugiare, senza neanche affannarsi – e l’ultimo mercato drammaticamente insegna -, ecco che la Juventus si riaffaccia alla nuova finestra delle trattative con un unico, ma grande, obiettivo. Vengano, lor signori: qui si fa il regista, o si arranca.
E s’arranca davvero. Anche perché, dovesse ammalarsi Marchisio, un vero e proprio sostituto non c’è. No, non può esserlo questo Hernanes. E no, non può neanche farlo un ancora acerbo Lemina. Dunque, nessuna necessità che diventa virtù. Al massimo, una possibile virtù che crea necessità.
CACCIA NEL MEZZO – E allora, subito a caccia di nomi. Da Gundogan a Banega, passando per Toni Kroos. Sogni d’inizio inverno, che manco ti fanno dormire. Perché tra le mille notizie venute fuori, non ce n’è una davvero concreta. Per intenderci: sull’otto del Real? Solo una timidissima richiesta d’informazioni. E sul regista del Siviglia? Una chiacchierata, vera. Salvo poi scoprire che è in procinto di rinnovare con gli andalusi, e che quindi potrebbe arrivare a costare sui trenta milioni. Sì, lo stesso prezzo del mediano del Borussia: qui qualche parola in più c’è stata, eccome. Ma la risposta non è cambiata: pagare moneta, vedere cammello.
L’OCCASIONE – Altro giro, altra corsa, altra occasione. A gennaio, poi, si sprecano. Nell’anno degli Europei, figuriamoci. Anche per questo, la Juve è attenta e vigile. Vuole giocatori affidabili, in grado di poter fare la differenza sin da subito: una sorta di giusto mezzo tra un usato sicuro e qualcuno che abbia ancora tanto da dimostrare. Ah, e se molto dipenderà dai vari identikit tracciati, tutto accadrà in funzione delle uscite. Zaza e Caceres su tutti: per chi va via, tocca prendere un sostituto. Matri è il nome del post Zaza, Tomovic l’anti Caceres. Entrambi ancora in fase embrionale, ma potrebbero partorire una trattativa quanto prima.
LINEA GIOVANE – E a proposito di neonati: Marotta e Paratici mica si fermano ai “vecchi ma buoni”. Macché: il vero mercato, da un po’, lo si fa con i giovani. Mandragora, Sensi, Dahoud, e chi più ne ha, più ne scriva. Gli ultimi della lista? Carrascal, Kairinen e Weigl. Tanto talento e tanta voglia. Ma prezzi già impressionanti. Certo, sarebbe insensato non definirli “azzardi”. Perché magari, prima di arrivare al bianconero, potrebbero svezzarsi su altri palcoscenici. Tipo Sassuolo, no? Un po’ come potrebbe accadere a Lapadula: dal Pescara alla Juve, via neroverde. Campo e futuro trarranno le proprie conclusioni. Più o meno insindacabili. Più o meno bastarde.
Cristiano Corbo