Primavera, Juventus – Genoa 2-0: le pagelle. Brilla Favilli, certezze Lirola e Clemenza

Primavera, Juventus – Genoa 2-0. Le pagelle dei bianconeri

Audero 6 – Non deve mai intervenire seriamente, ma quando gli avversari si avvicinano dalle sue parti detta legge con autorità, trasmettendo sicurezza a tutta la difesa. Non sbaglia una sola uscita. Chiude bene un 2015 che l’ha visto indiscusso protagonista.

Lirola 7 – Come sempre, è tra i migliori in campo. Difende con attenzione, non perdendo un solo duello, e attacca con continuità, costituendo una spina nel fianco per la difesa avversaria per tutta la partita. Si concede qualche scorribanda extra nella ripresa, mostrando tutta la sua tecnica e sfiorando il gol in due occasioni.

Parodi 6 – Nel Genoa mancano gli uomini che facevano paura e così, per lui, si tratta di una partita piuttosto rilassante. Fa buona guardia senza mai vacillare e rimane concentrato anche quando la gara sembra non avere altro da dire.

Blanco Moreno 6 – Discorso molto simile a quello fatto per il collega di reparto di giornata. Lo si sente nominare pochissimo, ma è sempre dove deve essere e fa ciò che deve fare. Potrebbe essere la sua ultima partita con la maglia bianconera.

Zappa 6 – Dalla sua parte non arrivano pericoli, accelera quando trova spazi, ma in generale mostra molta attenzione alla fase difensiva, a conferma della sua crescita dal punto di vista tattico. Non è mai fuori posizione e considerando che prima di arrivare alla Juve non aveva mai fatto il terzino è una gran cosa.

Macek 7 – Segna il gol del vantaggio senza alcuno sforzo, sfruttando il regalo di Sommariva, e poi regala la solita prova tutta qualità e quantità. Non si stanca mai, non sbaglia nulla. A centrocampo è una certezza e non lo scopriamo certo oggi.

Romagna 6.5 – Gioca da play, davanti alla difesa, ma come non mai si muove a elastico, facendo il suo in mezzo al campo e dando una grossissima mano ai difensori, creando una superiorità numerica importante quando retrocede in linea con Parodi e Blanco. È cresciuto come tutti in maniera palpabile e, oltre che leader mentale, è anche fondamentale a livello tattico.

Cassata 6 – A inizio gara è un po’ impreciso, sbagliando alcuni appoggi che uno come lui solitamente fa ad occhi chiusi, ma cresce con il passare dei minuti, dando il consueto contributo. Risulta un pochino timido rispetto ad altre occasioni, ma si porta a casa la sufficienza senza difficoltà.

Clemenza 7 – L’assist per Favilli è perfetto, ma non è certo l’unica bella giocata della sua partita. Non si risparmia, è su tutti i palloni e inventa alcuni tocchi davvero da applausi. Unico piccolo difetto, si innamora un pochino troppo del pallone e si perde in qualche dribbling di troppo. Impossibile non perdonarlo, però, quando regala certe perle.

Vadalà 6 – Dopo un periodo positivo, non brilla come forse ci si sarebbe aspettati, ma fa comunque il suo dovere, risultando decisivo in occasione del primo gol e mostrando una buona intesa con Clemenza. Pur senza incantare, mostra di entrare nei meccanismi della squadra. E non è poco.

Favilli 7.5 – Il migliore in campo per distacco è lui. Segna un gran bel gol, difende tutti i palloni e fa impazzire i difensori del Genoa. Non sbaglia praticamente nulla, e meriterebbe forse anche un altro gol. Nel 2015 si è preso la Juve a suon di gol. Ora arriva il momento di confermarsi, ma la strada è quella giusta.

Kastanos 6 – Entra quando la gara si sta spegnendo e fa il suo, mantenendo alta la concentrazione. Proprio ciò che Grosso voleva da lui.

Pozzebon e Udoh sv

Grosso 7 – La sua Juve è matura e gioca davvero bene. Controlla la gara a piacimento e soprattutto mostra una solidità difensiva inimmaginabile a inizio stagione. Segno di un grande lavoro e merito, indubbiamente, anche suo.

Edoardo Siddi

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