Grosso sceglie la formazione migliore, risolvendo in favore di Favilli il ballottaggio con Pozzebon. A completare il tridente, con l’ex Livorno, ci sono Clemenza e Vadalà, con Romagna, Macek e Cassata in mezzo al campo. Tra i pali c’è Audero, mentre a comporre la linea a quattro in difesa sono Lirola, Parodi, Blanco Moreno e Zappa. Il Genoa, dall’altra parte, deve fare i conti con assenze importanti, Panico e Asencio su tutti, e si affida a Cicchiarelli e Ghiglione in avanti.
La Juve è in forma e batterla non è semplice, ma il Genoa ci mette del suo per fare anche un bel regalo ai bianconeri. Dopo 40 secondi, infatti, Sommariva pasticcia con i piedi e, spaventato dalla pressione di Vadalà, regala a Macek un pallone che deve solo essere depositato in rete. Per i rossoblu non ci potrebbe essere inizio peggiore e per la Juve la gara si mette piacevolmente in discesa. La squadra di Grosso tiene il pallone, gestisce i ritmi e prova a pungere soprattutto con i guizzi di Clemenza, che pare in forma, ma a tratti un po’ troppo innamorato del pallone.
Quando il Genoa si affaccia dalle parti di Audero, poi, il portiere giganteggia senza difficoltà, ma di fatto non deve mai compiere interventi seri. La Juve è in controllo, dà l’impressione di poter essere sempre pericolosa e al 36′ trasforma la sensazione in realtà, trovando il raddoppio. Clemenza mette in mezzo un cross perfetto, Favilli anticipa benissimo il suo marcatore e devia in porta, sotto la traversa. Un gol bello e importante, per trascorrere più sereni la ripresa. Poco prima del riposo, però, Ghiglione sfiora il gol del 2-1, facendo capire che non ci si può distrarre.
E infatti dagli spogliatoi la Juve esce a testa alta e continua a controllare la gara, senza rischiare mai. Pronti, via, Favilli sfiora la doppietta con un colpo di testa, poi continuano a provarci Clemenza, un ispiratissimo (e non è una novità) Lirola e Vadalà prima e Kastanos poi. I bianconeri non rischiano mai e i cambi non modificano l’andamento della gara. Sotto l’occhio vigile di Conte, presenta a Vinovo per vedere la gara, i minuti scorrono senza variazioni fino al 90′.
La Juve, così, chiude il 2015 nel migliore dei modi, con una vittoria bella e resa semplice da una maturità che testimonia la crescita di questo gruppo. E l’anno si chiude anche in testa al campionato. Cosa chiedere di meglio?
Edoardo Siddi