Il tecnico boemo Zdenek Zeman è stato intervistato dal “Corriere dello Sport” ed ha parlato della sua avventura in Svizzera (al Lugano). Ha affrontato temi calcistici frequenti come la situazione della Roma e la gestione societaria della Juventus. Ecco come si è espresso sui temi anticipati: “Qui sto bene, il calcio non è frenetico come in Italia e soprattutto non è tattico ed organizzato come la Serie A. Dunque, si può sperimentare perchè non c’è l’incubo di dover esser cacciati dal club” spiega.
CAPITOLO ROMA – In seguito torna sui temi legati al suo passato giallorosso e tuona: “Non c’è organizzazione, non c’è una gestione stabile nel club. Si tende sempre ad elevare a potenza l’individuo tralasciando il gruppo e il contesto. A Roma volevo creare qualcosa di positivo ma non si tutelava la professionalità: di questo passo credo si faccia fatica a vincere qualcosa negli anni. Ci si ridimensiona dicendo che ci sono problemi di ordine tecnico-tattico, io credo che è tutto l’insieme che non vada bene. Tuttavia tornerei in Italia, quel calcio ha sempre un certo fascino”
SULLA JUVE – “Tante volte ho detto che ero juventino ma le mie parole sono state contro chi aveva infangato la società. C’è da elogiare l’organizzazione societaria bianconera perchè chi non riga dritto non fa strada e viene escluso: a Torino c’è grande gestione dello staff e dei singoli calciatori. Non a caso è quella la strada giusta per il successo” conclude.
Simone Di Sano
This post was last modified on 19 Dicembre 2015 - 12:58