Dopo sessant’anni, la Juventus supera il Torino in una fase finale di Coppa Italia. Quattro reti, quattro perle, quattro messaggi agli avversari: la Vecchia Signora sta bene. E vuole riprendersi quanto le spetta…
Ecco le pagelle!
NETO s.v. – Un solo spavento, poi Gallo e gallina tornano nel pollaio. E passa indenne una notte che, in ogni caso, ha significato tanto per lui.
RUGANI 6.5 – Bravo, attento, pulito. Non c’è nulla da dire. Forse solo una cosa da chiedersi: come può un giocatore del genere arrivare alla prima presenza da titolare il sedici dicembre? Lo spiega, in parte, il ruolo ricoperto: ma che sfiga avere Barzagli davanti…
BONUCCI 6.5 – Bene in chiusura, top player nel chiedere spiegazioni all’arbitro. Maxi Lopez fa l’albero, lui l’addobba.
CHIELLINI 6.5 – S’avventa in avanti come se non ci fosse un domani. E poi ritorna, ricuce, e ripiomba a supporto di Alex Sandro sullo scatenato – fino ad un certo punto – Bruno Peres.
LICHTSTEINER 6 – Chilometri su chilometri: collegasse pure qualche buon cross, s’aprirebbero scenari meravigliosamente inaspettati. Ma va bene anche così…
KHEDIRA 6 – Solido e quadrato. La forma è quella che è, il carisma pure. A mezzo servizio resta più utile di tanti falsi comprimari.
PADOIN s.v. – Dà manforte, ma non c’era nulla da fare.
MARCHISIO 6.5 – Match dopo match, ecco che aumentano fiducia e consapevolezza. Per carità: lì sarà pure adattato, ma questa nuova veste non è che crei grossissimi rimpianti di mercato…
POGBA 6.5 – È da un po’ che i preziosismi non abitano più dalle sue parti. E allora la concretezza finisce per unirsi al talento, immenso. C’è tanto di Pogba in questa Juve: passata dal volto lezioso a quello operaio. E finalmente ritrovatasi sul più bello, e sul suo dieci.
HERNANES s.v. – Pochi minuti, terreno saggiato.
ALEX SANDRO 6.5 – Fa il terzo d’attacco, poi il quarto di difesa, infine il quinto di centrocampo. E pensare che qualcuno continua a ritenerlo “tatticamente acerbo”…
ZAZA 7.5 – Ogni giorno inventano storie sul suo addio, ogni settimana finisce ai margini della rosa, e ogni occasione è buona per urlare il suo malumore. Ecco: fortuna che parla il campo alla fine. Doppietta strepitosa, qualitativamente e quantitativamente. Poi la voglia, la fame, la grinta. Poi Simone: genuino come pochi, pronto come nessuno.
DYBALA 7 – Entra, fa giocate da campione e poi chiosa con un mancino clamorosamente impeccabile. Dai, qui siamo davanti ad una forma di calcio purissima.
MORATA 7 – Finalmente un sorriso. E per poco non arriva anche il gol. Il mondo Juve aveva bisogno di una risposta, specialmente dopo il rinnovo: eccola trovata nella stupenda partita – pure di sacrificio – di Alvaro. Forte e talentuoso. Oggi in versione assistman, in futuro anche da bomber vero.
ALLEGRI 7 – Questa Juve non si ferma più, pure con le “seconde linee”. Ha in mano un bolide dal talento pazzesco: finalmente ha saputo piazzare il motore giusto, con l’assetto migliore. La controllatina ai freni, ogni tanto, diventa obbligatoria…
Cristiano Corbo
This post was last modified on 17 Dicembre 2015 - 09:28