Urna amara per le squadre italiane impegnate prossimamente negli ottavi di finale di Champions League e nei sedicesimi di finale di Europa League. È andata male, ad alcune davvero malissimo; l’Italia “pallonara” non è stata per nulla fortunata e nei sorteggi di Nyon le squadre “da evitare”, le abbiamo beccate, quasi, tutte noi. Un climax discendente che va da Juventus-Bayern Monaco fino ad arrivare a Napoli-Villareal, passando per Roma-Real Madrid, Fiorentina-Tottenham e Lazio-Galatasaray, insomma non propriamente quello in cui speravano tifosi ed appassionati alla vigilia dei sorteggi europei.
Accoppiamenti, questi, che rappresentano un’arma a doppio taglio per le italiane: da un lato aleggia lo spettro della disfatta totale e di conseguenza di una “mazzata” in riferimento al ranking Uefa; dall’altro, con risultati positivi, ed un insperato “en plein”, si potrebbe pervenire al decisivo salto di qualità, che garantirebbe il sorpasso sull’Inghilterra, lontana poco più di tre punti, e la terza posizione nel renking Uefa, piazzamento che permetterebbe la reintroduzione della quarta classificata in Serie A ai preliminari di Champions League.
L’impresa è difficile, ma non impossibile. Il calcio italiano è in crescita e il gap con le squadre europee, che solo qualche anno fa sembrava incolmabile, sembra essersi ridotto considerevolmente. Le italiane, più o meno in scioltezza, eccezion fatta forse solo per la Roma, hanno superato tutte agevolmente il loro girone europeo, manifestando la propria superiorità contro squadre blasonate come il Manchester City, con riguardo alla Juve, ed infrangendo record in termini di goal e punti come nel caso del Napoli in Europa League. Insomma il trend è cambiato, le squadre italiane se la giocano a viso aperto, proponendo un buon calcio e senza particolari timori o paure, senza alcun blocco mentale o complesso di inferiorità, tutti fattori che nel recente passato avevano pregiudicato il cammino delle italiane in Europa.
Ma i sorteggi di Champions ed Europa League hanno delineato una nuova realtà: dura per la Serie A, leggermente più morbida per la Premier. Sarà il campo a parlare per Juventus, Roma e compagnia, ma sulla carta le temute palline hanno abbassato le probabilità di superare gli inglesi in questa stessa annata. Partiamo con la Champions League, che conta tre squadre inglesi e due italiane agli ottavi di finale. E’ andata benissimo al Manchester City di Pellegrini, che dovrà sfidare la Dinamo Kiev, sulla carta sfida assolutamente a senso unico. Per Arsenal e Chelsea il compito è decisamente più arduo: i “Gunners” affronteranno i campioni in carica del Barcellona, mentre i “Blues” di Mourinho, giocheranno con il PSG di Ibrahimovic. I sorteggi di Europa League fanno sorridere maggiormente la Premier, col Liverpool di Klopp che dovrà affrontare l’Augsburg, mentre il Manchester United di Van Gaal sfiderà i danesi del Midtjylland. La chiave potrebbe essere rappresentata dall’unica sfida tra italiane e inglesi, ovvero Fiorentina-Tottenham.
L’obiettivo numero uno è quello di non fermarsi proprio sul più bello e mostrare all’Europa intera quanto valga in realtà il calcio italiano. Se al termine della stagione saremo davanti all’Inghilterra, la Serie A riavrà quattro squadre in Champions a partire dal 2017/2018; in caso contrario una disfatta generale delle italiane in Europa aumenterebbe considerevolmente il divario tra noi e vere e proprie potenze in ambito calcistico come la Spagna, la Germania e appunto l’Inghilterra, avvicinandoci pericolosamente a chi la rincorsa la fa su di noi come Francia e Portogallo.
LUCA PIEDEPALUMBO