Ambiente bianconero scosso, sportivamente parlando, per l’esito del sorteggio di Nyon. Incontrare il Bayern Monaco agli ottavi di finale riduce sensibilmente le speranze europee bianconere, in questo caso paga tanto non aver vinto il girone. Il secondo posto porta in dote numerosi svantaggi, tra cui giocare fuori casa la gara di ritorno; la partita di Siviglia ha decretato il destino della Juve, Morata ci ha messo sicuramente del suo ma volgendo lo sguardo all’indietro, pesano tanto i due punti persi contro il Borussia M’Gladbach allo Juventus Stadium. Quella partita lì finì 0-0, i tedeschi conquistarono il primo punto del loro cammino in Champions; risultato bugiardo alla luce delle numerose palle gol che la Juve sprecò; è indubbio che, col senno di poi, quel punto avrebbe influito nel proseguo della competizione.
La finale dello scorso anno ha certamente ridato alla Juve la giusta mentalità europea, ma ancora bisogna migliorare tanto per raggiungere la maturità giusta che permette di vincere anche contro le squadre meno blasonate. Il sorteggio difficile nasce proprio da questo, i rammarichi aumentano quando, numeri alla mano, si nota che la Juve ha sconfitto in entrambe le partite la squadra che poi si è piazzata prima, ossia il Manchester City.
La serata in Andalusia è causa di tutto ciò, del sorteggio terribile e della mancata vittoria del girone. I ragazzi lo sanno, si può intuire dalle parole di Chiellini e di Marchisio in cui hanno evidenziato il predominio territoriale contro il Siviglia e la delusione per non aver portato a casa nemmeno un punto.
Adesso bisogna pensare alla doppia sfida contro il Bayern, due gare di una difficoltà incredibile ma che devono essere giocate al massimo delle possibilità, perché se sei in Champions è normale ritrovarsi contro corazzate come quella guidata da Pep Guardiola. La Champions tornerà il 23 febbraio allo Stadium, il 16 marzo il ritorno in Baviera.
Antonio Capizzi
This post was last modified on 15 Dicembre 2015 - 17:32