Per fortuna non fa (troppo) freddo. Continuiamo ad essere dell’idea che fare un posticipo serale a Torino a metà dicembre sia quasi assurdo, almeno quanto quello di farli tra Modena, Reggio e Carpi, anche se quelli per la nebbia e non per il freddo (vedi rinvio di Sassuolo – Torino sabato, e anche la scarsa visibilità delle partite di coppa Italia settimana scorsa). Ma tant’è, questo offre il calendario spezzatino, e infatti qualche posto degli abbonati rimane senza occupante.
Noi ci siamo, come sempre, e ancor più oggi che arriva la Fiorentina di quel Paulo Sousa che gli over 30 ricorderanno come pregiatissimo e raffinatissimo centrocampista bianconero di metà anni ’90, che ci ha fatto vincere una Champions e una ce l’ha fatta perdere quando andò a giocare a Dortmund. Juve –
Fiorentina è da sempre partita che ha un fascino particolare, ma quest’anno ci sono una serie di motivi che la rendono ancora più d’interesse: intanto ci sono davanti in classifica, e vincere vorrebbe dire recuperare 3 punti; Napoli e Roma nel pomeriggio hanno pareggiato, si potrebbero superare i giallorossi e avvicinare ancora i partenopei; e poi si deve dar continuità al filotto di partite vinte che ci ha consentito di risalire una dozzina di posizioni in classifica in un mese e mezzo. Nemmeno riusciamo a finire di pensare queste cose che Ilicic si trova sul dischetto: al primo affondo viola Chiellini affronta goffamente Bernardeschi, rigore che anche dalla Nord sembra abbastanza netto. Buffon intuisce la direzione ma il mancino del numero 72 viola è davvero potente e si insacca alla sinistra del nostro numero 1. Attimo di shock ovviamente, ma giusto un attimo perché lo Stadium stasera è caldissimo e si ricomincia immediatamente a tifare e a spingere i ragazzi che in meno di 5 minuti raddrizzano la partita. Arriva un bel cross di Evra sulla testa di Cuadrado che dà l’impressione di volerla mettere in mezzo, ma forse complice la sua chioma riccioluta la palla assume una traiettoria beffarda per Tatarusanu e si infila alle sue spalle con una specie di pallonetto. Subito pari, subito sotto la Nord, tripudio juventino e beffa ancora più feroce per i viola che oltre a subire il pareggio immediato lo prendono dall’unico ex in campo. La partita si assesta poi su binari inusuali, con la Fiorentina che fa tanto, tantissimo possesso palla e cerca le accelerazioni in verticale e la Juve che invece si limita a “guardare” e contenere il gioco viola, bello ma piuttosto sterile. Al punto che nonostante una pressione almeno nelle intenzioni dei giocatori di Sousa, di veri tiri in porta non ne arrivano, anzi è la Juve ad andare vicina al 2-1 prima con una serpentina spaventosa di Dybala che manda in visibilio la Nord ma poi conclude debolmente e poi con un tiro di Pogba che viene rimpallato beffardamente da Mandzukic.
Nell’intervallo si parla più dei sorteggi Champions (che non ci riserveranno belle sorprese purtroppo) che del prosieguo della partita, ma intanto ci sono ancora 45 minuti da giocare per continuare a vincere e ottenere tutto quel ben di dio che si diceva in partenza. Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo, con la palla sempre alla Fiorentina (scopriremo a fine gara oltre il 62% di possesso) ma che si conferma un possesso molto sterile senza mai creare pericoli veri dalle parti di Buffon. In casa Juve Pogba continua a fare più errori che cose buone, in molti scivolano in mezzo al campo, Marchisio cerca di mettere ordine e Khedira è palesemente a corto di fiato diventando un giocatore “normale”. Cuadrado continua a fare molto bene le due fasi, buona questa sua predisposizione a fare l’esterno dei 5. E quando il cronometro inizia a farsi pesante, con Morata pronto a bordo campo a subentrare a Mandzukic, ecco la svolta della partita. Pogba finalmente si ricorda di essere un signor giocatore e manda Dybala in porta con un delizioso tocco d’esterno sulla corsa, l’argentino sbaglia il primo controllo ma costringe Tatarusanu all’uscita approssimativa, arriva a rimorchio il solito Mandzukic che scaraventa violentemente il pallone in porta… GOOOOLLLLLL ci voleva, urlo liberatorio, abbracci al croato e un pensiero a Morata a cui no, non ne va proprio bene una quest’anno. Finalmente entra in campo anche lui, mentre Sousa per cercare di raddrizzarla fa tutti e tre i cambi insieme buttando dentro anche “Pepito” Rossi. Ma la Juve non rischia quasi niente e anzi ancora la nostra “joya” regala l’ennesima perla di questo suo straordinario inizio stagione sancendo il definitivo 3-1 con una magia che semina panico e avversari in un colpo solo. Viene davvero giù lo stadio, e inevitabilmente si guardano i tifosi ospiti… “volevano vincere… volevano vincere…” il resto lo conoscete.
3-1 di nuovo in rimonta, 6 vittoria di fila in campionato, prestazione convincente per la solidità anche se meno per il gioco. Ma adesso siamo lì davvero. A -2 dalla zona Champions, a -6 dalla cima. Piano rientro fin qui rispettato. Ma non dobbiamo, e non vogliamo, fermarci.
Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)