MENO ANSIA – “Non è un dettaglio il primo posto, arrivare primi vorrebbe dire non prendere il Bayern, il Barça o il Real. Credo possa essere un vantaggio, poi ci vuole anche fortuna. Domani dobbiamo fare una partita giusta, innanzitutto per dare continuità ai risultati, cercare di finire il girone imbattuti. E poi è importante passare il turno imbattuti”.
SIVIGLIA AFFAMATO – “Si gioca la possibilità di andare in Europa League, in caso di risultato negativo del Borussia a Manchester. C’è ancora quel posto aperto, quindi sarà una partita molto difficile e bisogna affrontarla al meglio”.
L’ATTACCO – “Domani giocheranno Dybala-Morata, Mandzukic stava male e ho preferito lasciarlo a casa. Credo che avrebbe comunque giocato Morata. Si sta riabilitando? Mai disabilitato. Ho un reparto d’attacco con quattro giocatori importanti, in questo momento stanno facendo bene Mandzukic e Dybala, ma Morata – come Zaza – ha dato il suo contributo. Poi arriveranno momenti in cui staranno fuori altri”.
ALTRA JUVE – “È una Juve che gioca meglio, ma bisogna migliorare – con la Lazio è stata una vittoria di solidità – e fare meglio in fase difensiva”
LE PAROLE A MEDIASET PREMIUM
JUVE DIVERSA – “Se guardiamo al momento i risultati dell’Europa, la squadra ha fatto meglio. Abbiamo più punti, subito solo due gol e siamo imbattuti in casa. Sarebbe un gran risultato non perdere nel girone”.
SUL REAL – “C’è stato un errore di comunicazione che purtroppo è capitato, e Benitez è stato eliminato. Può capitare, qui non ci sono errori tecnici o tattici, ma solo d’attenzione”.
SORPRESE – “La squadra sta crescendo, su Rugani non ho ancora deciso. Così come sui singoli giocatori, come Rugani o Zaza – che sta bene – o questo Dybala in crescita, e senza dimenticare Vitale che sta crescendo con un gruppo di vecchiarelli che danno l’esempio. C’è un mix di buoni giocatori. Ora si sono risvegliati tutti verso di noi, l’obiettivo è cercare di arrivare a Natale con un tot di punti, indipendentemente dagli avversari. Questo campionato finirà il sedici maggio”.
SUL GIRONE – “Credo la Juve stia continuando un percorso ripreso dalla finale di Champions. Nel nostro girone abbiamo grandi squadre, con i campioni d’Inghilterra, il Gladbach che sta facendo ottime stagioni e poi i campioni del Siviglia. Il percorso è stato importante”.
SU DYBALA – “Coccolarlo? Sul suo valore mai avuto dubbi, come non ne ho sugli altri. Ha ventidue anni, veniva da una stagione con il Palermo, negli ultimi mesi giocando anche meno perché in procinto di arrivare. Andava protetto come tutti, arriverà il momento in cui dovrà rifiatare. Io spero possa fare cinquanta partite ad alto livello, ma è impossibile. Ha un obiettivo chiaro: ha cattiveria e decisione, così accelera il processo di crescita. Devono farlo anche gli altri. Anche Morata, con le qualità che ha, deve diventare uno dei migliori in circolazione”.
SU BENITEZ – “Allenare il Real non è semplice, ma Benitez è un grande allenatore. Ha fatto bene al Napoli, ma sarà competitivo anche qui. Il Real è forte, lotterà su tutti i fronti”.
OCCHIO ALLA VIOLA – “Riposo? Non faccio la formazione pensando alla Fiorentina per un semplice motivo: bisogna conquistare il primo posto, molto importante pensando al sorteggio. Arrivando primi escludiamo le migliori come Barça, Real e Bayern. Poi dobbiamo cercare di finire il girone imbattuti. Domani va affrontato nel migliore dei modi, avremo quattro giorni per preparare la Fiorentina. Dobbiamo pensare partita dopo partita, e dobbiamo dare seguito agli ultimi risultati. La difesa? Ho quattro difensori, ne giocheranno tre. Domani mattina sceglierò se giocherà o meno Rugani”.
INFORTUNI – “Mandzukic stamattina non stava in piedi, poteva contaminare la squadra e non l’ho portato. Evra ha preso una botta nell’ultima partita, non si è allenato con la squadra. Stamattina ha provato, ma non ce la faceva: l’ho lasciato a casa anche in vista di Firenze. Asamoah e Padoin non sono della lista, Khedira sta procedendo bene. Caceres ha bisogno di lavorare, Lemina ha il solito problema al tendine rotuleo che lo sta frenando”.
LA FORMAZIONE – “Viste le numerose assenze, un po’ per infortunio, un po’ per le ultime defezioni, la formazione è abbastanza semplice. Vediamo se domani la sbagliate…”
19.23 PARLA ALLEGRI
LA VERA JUVE – “Non è un discorso tra giovani e meno giovani, è di amalgama, di chi magari non è abituato a determinate pressioni e responsabilità. Qui vogliono subito risposte, la difficoltà stava in quello e nel creare la conoscenza tra reparti e giocatori”.
SU LLORENTE – “Sarà un grande piacere ritrovarlo. Ha lasciato ricordi bellissimi nel nostro gruppo, s’è fatto amare e apprezzare da tutti noi. È un ragazzo perbene oltre ad essere un grande calciatore”.
DA PRIMI – “Non è un dettaglio, anche se l’obiettivo era passare il turno. Sarebbe un peccato privarci del diritto meritato d’aspirare ad un urna favorevole”.
VERSO IL TETTO DEL MONDO – Guardando un servizio sulla prima Intercontinentale vinta dalla Juventus: “C’è tanto tempo davanti per chi tifa Juve, sono ricordi belli comunque da riassaporare. Sul presente: mi auguro da protagonista di vivere, condividere e gioire per momenti simili”.
LE PAROLE A MEDIASET PREMIUM
FAVORITI CHAMPIONS – “Molto difficile dirlo. Inevitabilmente, un’annata di undici mesi ti porta a passare momenti di grande euforia e altri di appannamento. In questo momento storico più del Barça sia accreditata al titolo. Ma se ci ricordiamo dei blaugrana fino allo scorso dicembre, magari vedevano Real e Bayern più favoriti rispetto al Barcellona. In questo momento il Barça è la più forte in assoluto”.
PREOCCUPATE DELLA JUVE – “Non ho idea, non vivo gli altri spogliatoi. Vivendo il nostro ora, come ho detto post Lazio, rimaniamo ugualmente quinti. Di conseguenza, è un segnale inequivocabile che c’è del terreno da recuperare. Per fare questo dobbiamo solo continuare a insistere sulla strada che abbiamo intrapreso da un mese a questa pare. E poi quelli che sono i pensieri altrui, o ce li riveleranno, o altrimenti non so quali possano essere”.
SU LLORENTE – “Fernando è un ragazzo al quale tutti noi vogliamo veramente bene. In questi due anni si è fatto apprezzare davvero tanto sotto tutti i punti di vista. Credo che abbia lasciato un grandissimo ricordo, una persona perbene, un ragazzo ‘di una volta’. Oltre a questo, il suo sacrificio nel voler aiutare la squadra durante la partita, ed i suoi gol, hanno fatto sì che anche grazie a lui sono arrivati risultati importanti. Sarà un piacere rivederlo”.
LA JUVE DI ALLEGRI – “Juve più europea? Sono qui da un po’ di anni, per cui, da quanto ricordo, questa sicuramente è la squadra che negli ultimi quindici anni ha un modo di giocare molto simile alla prima Juve in cui sono entrato, quella della finale di Manchester dopo un percorso molto importante sulle spalle. E con scalpi di primo piano”.
CONSAPEVOLEZZA – “Una certa Juve, che ha una mentalità e senza presunzione e spocchie, può fare gara con tutte. E l’abbiamo dimostrato già l’anno scorso. Quest’anno, a differenza degli altri anni, abbiamo attinto le risposte più importanti nei momenti delicati proprio in Europa. E questo è un dato confortante. Quando vinci nel campo del City, quando batti – senza soffrire – il Siviglia, significa che sei una squadra forte. Dovevamo trovare continuità e ritrovare giocatori. Anche per il mister credo sia stata dura poterci far rendere al massimo”.
A SIVIGLIA – “Vedo un campo migliore, oggi è da calcio, allora era da beach soccer. Stimiamo molto il Siviglia, negli ultimi anni hanno raggiunto dei risultati quasi impensabili, grandi ed importanti. Si giocano tanto contro di noi, sappiamo che sarà una partita dura. Anche noi però ci giochiamo qualcosa che non è un obiettivo piccolo, ma grande. Alla fine, anche se abbiamo centrato il passaggio del turno, abbiamo un’opportunità ancora più grande. Sarebbe un peccato non provare a centrarla e poi avere rimpianti”.
STIMOLI – “Essere tra i meno battuti è uno stimolo? Non ero al corrente della cosa, anche se sapevo di non aver subito tanti gol in Champions. Sta continuando quel percorso europeo: ci stiamo consolidando come squadra. Questo ci ha portato a raggiungere bei traguardi”.
19.12 PARLA BUFFON
Direttamente dal Sanchez Pizjuan di Siviglia, Massimiliano Allegri e Gigi Buffon presentano l’ultima fatica dei gironi di Champions. La Juventus, già qualificata agli ottavi della corrente edizione, ha l’ultimo obiettivo da centrare: passare il turno da prima in classifica e imbattuta.
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This post was last modified on 8 Dicembre 2015 - 11:35