La Juventus torna a sorridere, con il filotto di quattro vittorie consecutive in campionato, e può nuovamente sperare di agganciare le zone alte della classifica. riusciranno i bianconeri a riagguantare Napoli e Inter? Marco Tardelli, intervistato da La Gazzetta dello Sport, dice la sua.
“Io ero uno di quelli che a inizio stagione pensavano che la Juve, nonostante i tanti addii, potesse lottare per il titolo, per questo la rimonta non mi sorprende. La Juve ha giocatori di qualità, ero convinto che prima o poi sarebbe venuta fuori. Vedo i bianconeri in corsa per la zona Champions, lo scudetto è un’impresa difficile. Il Napoli continua a vincere, la Fiorentina viene da due pareggi ma è sempre lì, proprio come l’Inter. Fiorentina e Napoli fanno divertire di più, ma i nerazzurri hanno una grande difesa. Non hanno un bel gioco però possono arrivare fino in fondo”.
Pogba e Marchisio, giocatori chiave per la rimonta scudetto: “Credo che all’inizio la Juventus non stesse bene fisicamente e in questi casi le difficoltà diventano anche psicologiche: se le gambe non girano fai fatica a fare quello che vorresti. Adesso la squadra ha riconquistato fiducia, Pogba si sta riprendendo e il rientro di Marchisio in mezzo è stato fondamentale. Pogba deve ancora fare il salto di qualità. Prima era tutto più facile, perché con gente come Pirlo, Vidal e Tevez sapevi che la palla prima o poi sarebbe arrivata. Adesso deve cercare di essere non il leader, perché la Juve ne ha già, ma il punto di riferimento. Prima o poi dovrà prendersi dalle responsabilità”.
Attacco in ripresa: “Credo che Allegri abbia tenuta in mano la squadra nella giusta maniera.Dybala all’inizio non era lo stesso di oggi. Quando subentrava non era mai strabiliante. Adesso si è conquistato il posto e giustamente gioca sempre. Tevez fisicamente è più tosto, ha grande coraggio e forza fisica. E’ più goleador del Dybala di oggi, ma credo che Paulo possa diventarlo. Ha un grande futuro. Morata? Non ha importanza se sia giusto o meno tenerlo in panchina, l’importante è che chi va in campo abbia riscontri positivi, come è successo finora. Mandzukic non è un giocatore da 40 gol, ma è un giocatore importante a livello internazionale. Morata deve stare tranquillo ed essere intelligente: strafare non serve a niente, basta fare le cose semplici”.