Morata: crisi, limiti e un feeling da ritrovare

Alvaro Morata è in crisi, è inutile girarci intorno o far finta di non vedere. Lo spagnolo che nelle prime quattordici partite stagionali era stato schierato titolare in dieci occasioni, anche quando le condizioni fisiche non promettevano bene, nelle ultime tre gare si è ritrovato ad accomodarsi in panca. Non mancano, allora, le discussioni intorno alle scelte di Max Allegri che ha, in poche settimane, ribaltato le gerarchie. Morata, infatti, in estate e ad inizio stagione era visto come l’unico punto fermo di un attacco ben assortito, lo spagnolo, invece, oggi è la terza scelta del tecnico livornese, che punta forte sulla coppia Mandzukic-Dybala .

POSIZIONE E CARATTERE – Alla base dello stravolgimento attuato dal conte Max ci sarebbero, secondo La Stampa, questioni tattiche e caratteriali. L’ex Real non gradisce la posizione da esterno nel 4-3-3, e nel 3-5-2 si ritrova ad esser “meno utile alla squadra” rispetto a Mandzukic. Inoltre l’attaccante croato ha conquistato il tecnico bianconero, oltre che per la media goal, per il suo carattere da leader. Carattere, invece, quello di Morata che fa spesso infuriare Allegri (vedi testa bassa a Danzica e calzettoni al Borussia Park). Alvaro deve crescere, tecnico e società sono d’accordo, ora tocca a lui.

Carlo Iacono

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