Il momento particolare della Juve, ovviamente, è sorprendente e dà tanti spunti di riflessione. In molti hanno detto la loro su questo avvio di stagione bianconero e sulle difficoltà incontrate dalla Vecchia Signora, e ora alla lista si è aggiunto anche Carlo Ancelotti, ex tecnico mai amato.
PAZIENZA – Secondo Ancelotti l’avvio claudicante era preventivato: “Sta pagando la perdita di giocatori fondamentali, ha investito su giocatori giovani e deve avere pazienza”. Una dichiarazione forse scontata, ma che ha un grande significato che in molte analisi sfugge. La Juve ha davvero cambiato tanto e in Serie A la differenza tra un 22enne e un 28enne si sente parecchio. L’esperienza dà qualità che nemmeno il talento può colmare del tutto. Le mosse della Juventus sono andate verso una rifondazione dopo un ciclo che ha portato a sfiorare il cielo e ovviamente, quando si ricostruisce, vanno messe in conto difficoltà congenite.
NO ALIBI – Questa constatazione, però, non può essere un alibi. L’assenza di gioco e idee, i risultati sorprendenti, non sono spiegabili con una mancanza di esperienza. C’è un problema di fondo più grande che va cercato e risolto, rifiutando qualsiasi scusante. I risultati, piano piano, stanno sorridendo, ma il gioco manca ancora. E non potrebbe esserci lacuna più grave.