Juve-Milan, l’analisi del centrocampo – Pogba suona la sveglia, ma serve manovra più rapida

Con il forfait di Khedira, tocca a Sturaro affiancare Marchisio e Pogba nella linea mediana. Davanti a loro, sulla trequarti è Hernanes a fare da collante con le punte. Il risultato della prima frazione di gioco è la monotonia con una manovra lenta e compassata che non impensierisce quasi mai la retroguardia del Milan.

MANOVRA LENTA – Hernanes delude: da apprezzare i tentativi dalla distanza del Profeta, sia da calcio piazzato sia in movimento, ma rimangono negli occhi dei tifosi soprattutto i due palloni persi in fase di impostazione e il contropiede sprecato sulla sinistra con un dribbling di troppo. Sturaro è poco impegnato in fase di contenimento, anche a causa delle pochissime azioni manovrate dei rossoneri, e propositivo sulla destra insieme a Lichtsteiner col quale si sovrappone spesso, ma sceglie soluzioni di cross tecnicamente discutibili.

PAUL, QUANDO VUOI… – Ad intermittenza il match di Pogba, ma come sempre è lui a suonare la sveglia. Il polpo è assente dal gioco per gran parte del primo tempo, ma quando si blocca riesce a scuotere l’intera squadra, anche con conclusioni chilometriche che non t’aspetti e con un lancio smarcante da applausi che scatena Alex Sandro per il gol di Dybala. Tutti i palloni passano da Marchisio. Ormai è una certezza: risulta essere uno tra i pochi imprescindibili della Juve, forse anche più dei soliti noti. La qualità delle giocate non è pari a quella di Pirlo, e nemmeno la dose di corsa prodotta nei 90 minuti è comparabile a quella di Vidal, ma la miscela fornita dal Principino è sempre affidabile e necessaria.

CARO E VECCHIO 3-5-2 – Nella ripresa Alex Sandro, subentrato  a Evra, e Lichtsteiner, diventano gli esterni larghi nel 3-5-2 di Allegri. Il brasiliano ha molto campo per esprimersi fornisce una prestazione convincente facendo notare, con l’assist millimetrico a Dybala, che l’avere un po’ di spazio in più in campo non potrebbe che fargli bene. Lo svizzero ha totalmente assorbito i problemi di salute che lo avevano costretto a stare fuori per un mese. Già in Champions si erano visti segnali positivi (oltre al gol al Borussia), e contro il Milan ecco una nuova prestazione di altissimo livello a tutto campo.

C’è tanto lavoro da fare in mezzo al campo: è fondamentale soprattutto accrescere la rapidità con la quale approntare la manovra in fase di impostazione. Serve, inoltre, una maggiore attenzione nei contropiedi subiti e nel mantenere le distanze tra le linee per evitarli o bloccarli sul nascere.

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