Non è stato uno Juve-Milan d’annata, uno di quelli che vale lo scudetto e che emoziona lo spettatore a ogni azione. La partita è stata bloccata, sbloccata soltanto grazie a una giocata, ma è stata, ad ogni modo, importantissima per la Juventus e il suo futuro. Il messaggio è arrivato forte e chiaro: i giovani stanno crescendo e sono più che mai determinati a caricarsi sulle spalle la Vecchia Signora che sembrava traballante.
LA JOYA DI DYBALA – Oramai è chiaro come Paulo Dybala non possa più stare in panchina. La Joya quando gioca incanta e, anche sul piano psicologico, cerca di trascinare tutti i suoi compagni verso la porta avversaria. Emblematici i suoi dribbling e le sue accelerazioni, a tratti sembra l’unico che può risollevare la squadra. Nell’azione del gol sfrutta la grandissima giocata di Pogba e il cross di Alex Sandro, ma è lì e con una grande giocata fulmina Donnarumma, regalando 3 punti fondamentali ai bianconeri. Sono già 6 in campionato, 7 contando anche quello in Supercoppa: a Novembre ha già la messo a segno più della metà dei gol che ha siglato l’anno scorso a Palermo. Mica male il Picciriddu!
IL FULMINE ALEX SANDRO – Sembrava un oggetto misterioso, uno dei tanti flop a costo altissimo che sono stati il marchio di fabbrica della prima Juventus post Calciopoli. L’entrata in campo di Alex Sandro contro il Milan, però, ha smentito tutti. In campo quasi da freddo, il brasiliano ha mostrato perché il Porto era così restio a cederlo e, soprattutto, perché era uno dei pupilli di Marotta. Le sue accelerazioni sono fulminanti, i suoi passaggi precisi. Lui è sempre lì, a dare una mano in fase offensiva. In difesa, invece, c’è da migliorare molto, ma l’anagrafe è dalla sua: c’è tempo. L’assist per il gol di Dybala è da applausi: si propone, Abate è in vantaggio ma con uno scatto lo brucia, pallone indietro al bacio per il petto di Dybala. Come l’abbia visto non è dato saperlo. Chapeu Alex, che sia solo l’inizio.
La crescita, dunque, sta avvenendo. Per gradi, naturalmente, ma la freschezza dei nuovi giovani abbinata all’anzianità della difesa che sta ritrovando il suo smalto (solo 3 gol subiti nelle ultime 5 partite), può far sicuramente ritornare il sorriso sul volto dei supporters bianconeri e, chissà, sognare di provare a rosicchiare qualche punticino, passo dopo passo, ritornando così a lottare per i vertici.
Per questo, però, è ancora presto. Ora la testa va alla Champions: mercoledì c’è il City, bisogna raggiungere il primo obiettivo stagionale.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
This post was last modified on 22 Novembre 2015 - 18:01