Juve-Milan, l’analisi tattica – Allegri mischia le carte e viene premiato

Nel saturday night match della tredicesima giornata di Serie A, la Juventus batte e supera in classifica il Milan grazie ad un gol di Paulo Dybala.

Allegri decide di schierare una squadra quasi inedita, con Lichtsteiner ed Evra sugli esterni, e un centrocampo folto composto da Pogba, Marchisio, Sturaro ed Hernanes. Mihajlovic, invece, opta per un 4-3-3, con con Kucka, Montolivo e Bonaventura in mediana. I bianconeri si presentano quindi in superiorità numerica nella zona nevralgica del campo, almeno sulla carta. Nella pratica, infatti, gli esterni del tridente Cerci e, soprattutto, Niang, tornano spesso a dar manforte ai centrocampisti. In più, Hernanes non riesce a trovare una collocazione nello scacchiere tattico di Allegri. Risultato: il vantaggio di un uomo viene annullato e l’eccessivo tatticismo fa terminare il primo tempo sullo 0-0.

Nell’intervallo tra la prima e la seconda frazione di gioco, l’evanescente Hernanes viene sostituito con Bonucci, passando, di fatto, ad un 3-5-2. Il cambio porta i frutti sperati: al 65′ Pogba lancia sulla sinistra Alex Sandro (entrato nel primo tempo per l’infortunato Evra), che serve Dybala al centro dell’area per il gol spacca-partita.

Ancora una volta Allegri ha cambiato a gara in corso, e ancora una volta i risultati si sono visti. Forse è questa la vera forza di questa Juve.

Alfredo Spedicato (@AlfredSped)

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