Torna il campionato, tornano i big match: allo Stadium arriva la prima vera grande della stagione ad affrontare i bianconeri. Il Milan di Mihajlovic dopo un inizio altalenante, ha trovato la quadratura del cerchio grazie al cambio modulo e alcuni equilibri di gerarchie non chiari all’inizio.
L’11 SCELTO – E in questa super sfida, c’è un dato eclatante: per la prima volta nell’era dei tre punti, sia Juve che Milan sono fuori dalle prime 5 posizioni dopo le prime 12 giornate. Entrambe però hanno voglia di risalire al più presto per potersi giocare qualcosa di davvero importante. Per farlo Mihajlovic si affida a Donnarumma in porta, Abate, Romagnoli, Alex (che torna dal 1′ minuto) e Antonelli sulla sinistra. In mezzo al campo agiranno Kucka, Montolivo e il jolly Bonaventura. Infine in attacco confermati Cerci, Bacca e Niang. I rossoneri vengono da una striscia positiva di risultati (11 punti nelle ultime 5 ndr.), e il tecnico serbo vuole finalmente battere Allegri.
IL GIOCO – Il gioco del Milan tende a rappresentare lo spirito di Mihajlovic, aggressivo e battagliero. Soprattutto nel mezzo, con un centrocampo abbastanza energico grazie al dinamismo di Kucka e all’estro di Bonaventura, che con i suoi inserimenti può far davvero male alle retroguardie avversarie. Inoltre si ha spesso l’appoggio sulle fasce grazie alla costante spinta di Antonelli e del redivivo Abate, che vanno spesso a sovrapporsi agli esterni, nella fattispecie Cerci e Niang. Al centro dell’attacco Bacca ormai è inamovibile ed è un vero e proprio cecchino d’area di rigore. La retroguardia cresce in fisicità ed esperienza grazie ad Alex, affiancato dal giovane Romagnoli che tende anche ad avviare l’azione.
UOMO CARDINE – Uno dei punti deboli più evidenti di questo Milan sembra essere la fase di non possesso e l’organizzazione del gioco in alcuni frangenti nell’arco dei 90 minuti. In particolare sembra che l’attacco quasi si estranei dallo sviluppo del gioco: in area di rigore Bacca ha toccato pochissimi palloni fino ad ora, anche se comunque è riuscito a trasformarne in buona parte in gol. L’anello di congiunzione ideale e imprescindibile è quindi Jack Bonaventura, in grado di garantire ottimamente entrambe le fasi di gioco. La facilità di corsa gli consente di coprire buchi importanti e far si che la squadra non si “sleghi”.
Oscar Toson