E’ passata una settimana, e il ricordo è ancora vivo. Delle mille immagini che hanno riempito le televisioni da quella maledetta sera parigina, ce n’è una che rimane impressa più di tutte nella mente di chi è appassionato di calcio. Vedere migliaia di persone sul prato dello Stade de France, spaventate e preoccupate, è qualcosa di assurdo: presa fuori dal suo contesto, dall’alto, quell’immagine ha così tanto in comune con le invasioni di campo pacifiche alla fine della stagione, per festeggiare uno scudetto o una coppa conquistata. Una situazione solitamente piena di gioia, che però in quel caso aveva proprio il significato opposto. Una mazzata tremenda, per il mondo del calcio.
Oggi, in gran parte del mondo, il calcio è molto di più di uno sport, è un simbolo di unione: perché è vero che le fedi calcistiche sono migliaia, ma tutti i tifosi di tutte le squadre sono in un certo senso uniti da quel sentimento di amore per il pallone, un sentimento così difficile da capire per chi non lo prova. Nell’ultima settimana il mondo del calcio è stato messo a dura prova da un gruppo di violenti terroristi che ha voluto colpire nel profondo le nostre passioni, ma che in questo ha clamorosamente fallito. Sì perché, a parte un paio di partite cancellate, il mondo del calcio dopo venerdì è riuscito a rialzarsi dimostrandosi più forte e unito che mai.
Utilizzando una metafora (ovviamente) calcistica, venerdì allo Stade de France e nei giorni immediatamente successivi segnati dal terrore, i terroristi sono riusciti a segnare il gol del vantaggio contro il mondo del calcio. Un gol clamorosamente irregolare, in fuorigioco netto e pure con un tocco di mano dell’attaccante, ma l’arbitro non ha visto e l’ha convalidato. Dopo l’iniziale shock per il gol subito, il mondo del calcio è riuscito a rialzarsi e questo weekend ha una grande occasione per trovare il gol del pareggio contro il terrorismo. Sabato è il giorno di Juventus-Milan, di Real Madrid-Barcellona, di Manchester City-Liverpool: quasi a farlo apposta, il calendario dei grandi campionati europei offre una grande occasione al calcio per mandare un segnale chiaro.
Come riuscire a segnare il gol del pareggio? Come in una vera e propria partita di calcio, non bisognerà sottovalutare la difesa: la sicurezza sarà aumentata in tutti gli stadi per cercare di portare a zero i rischi dopo la grande paura di venerdì scorso, dove i danni allo Stade de France avrebbero potuto essere molto più pesanti. Per segnare, però, serve l’attacco e sabato saremo tutti attaccanti, tutti quanti. Andare allo stadio, riempire gli spalti, non lasciare nemmeno uno spazio vuoto in tribuna: questo è il modo per riuscire a fare gol contro il terrorismo, per far capire loro che non riusciranno mai ad ammazzare la passione di milioni di europei. Per vincere, bisogna dimostrare di essere molto più forti di loro. Hanno le armi, noi abbiamo i palloni.
Uno a uno, palla al centro.
Alessandro Bazzanella
This post was last modified on 21 Novembre 2015 - 12:56