Nonostante venga chiamato mercato di riparazione, la prossima finestra di gennaio rischia di diventare il calciomercato del rilancio per molti club di Serie A bisognosi di innesti dopo una prima parte di stagione non esaltante.
COMPLETARE LA ROSA – La Juventus, su tutti, dovrà ultimare una rosa uscita incompleta dal mercato estivo. Cuadrado è l’unico esterno offensivo di ruolo, Morata fatica a sacrificarsi con continuità sulla fascia, mancano, quindi, esterni d’attacco per far sì che il 4-3-3 delle ultime uscite possa diventare il modulo sul quale concentrare definitivamente il lavoro dello staff tecnico. Il 4-3-1-2, dopo il fallimento di Hernanes, per ora è accantonato, in attesa di ripiombare su un trequartista di livello la prossima estate.
TUTTO SU LAVEZZI, MA IL BARÇA… – Sulla lista di Marotta il nome di Alejandro Mazzoni, agente di Lavezzi, è sempre in cima alla lista delle chiamate in uscita. La dirigenza bianconera ha individuato da tempo nel Pocho l’innesto ideale per gennaio: perfetto per il 4-3-3, di sicura affidabilità, esperto, già rodato nel calcio italiano e low cost. Ma Marotta sa di dover fare presto, perché su Lavezzi negli ultimi giorni è fortissimo l’interesse del Barça. I blaugrana, dopo il blocco mercato dell’ultima sessione estiva, hanno necessità di completare la rosa con innesti di qualità e a Barcellona non avrebbero problemi a superare di gran lunga qualsiasi altra offerta per il giocatore, sia per l’ingaggio che per il costo del cartellino.
LE CIFRE – L’ex Napoli è in scadenza col Psg e le trattative per il rinnovo non sono mai iniziate. Considerando che Ezequiel quest’anno a Parigi ha visto più la panchina che il campo, l’ipotesi di un trasferimento a gennaio pare essere sempre più concreta. Marotta ha già pronto un biennale da 4.5 milioni per il giocatore, al Psg potrebbero bastare circa 5-6 milioni, visto che il giocatore rischia di liberarsi a zero in estate. Manca poco per il Pocho, il calciomercato del rilancio potrebbe partire col botto per la Juventus. Barça permettendo!
Nicola Frega (Twitter @NicolaFrega)
This post was last modified on 16 Novembre 2015 - 15:51