Criticato, bersagliato e messo sotto accusa nelle ultime settimane, Mario Mandzukic sapeva che la maglia da titolare contro l’Empoli gli avrebbe dato la possibilità di smentire tutti sul campo. Così è stato, perché al termine della partita il croato esce dal campo dopo aver segnato il gol del momentaneo pareggio, trovato un palo trasformato in rete da Dybala e con la consapevolezza di aver disputato una partita da sette in pagella. La partita di Empoli deve rappresentare per Mandzukic un nuovo punto di partenza dopo aver messo a tacere le critiche di molti: il croato contro i toscani è infatti risultato efficace e decisivo come raramente era stato prima d’ora.
Eppure l’inizio di partita non sembrava promettere niente di buono, con venti minuti da blackout: il suo match, come quello di tutta la squadra, gira alla mezzora quando realizza il gol del pareggio. Stilisticamente non bellissimo, ma Mandzukic ha dimostrato grande forza di volontà e determinazione riuscendo a mandare in rete un pallone un po’ pigro. Il croato da lì in poi fa una buonissima partita, giocando con grande personalità in area, ma facendo anche molto movimento su tutto il fronte d’attacco, cosa che gli era mancata nella prima parte di gara. Nella ripresa ci prova addirittura da fuori area e nel finale trova il palo che Dybala trasforma in gol: non ha avuto moltissime occasioni, ma è comunque riuscito ad essere estremamente decisivo.
Per Mandzukic è il quarto gol in stagione su otto presenze da titolare, il secondo nelle ultime tre presenze dal primo minuto in campionato: il croato sta diventando lentamente sempre più incisivo, con questa rete ha superato Morata per quanto riguarda la media gol (Mandzukic segna in media ogni 180′ minuti) e mantenendo il trend delle ultime uscite potrebbe anche arrivare a segnare una quindicina di gol in stagione: niente male, se si considera che al momento l’ex Bayern Monaco, tra gli attaccanti, ha più minuti nelle gambe solamente di Zaza.
Alessandro Bazzanella