Basta un guizzo, solo uno. E da chi non ti saresti mai aspettato. È Gary Medel l’uomo della svolta nerazzurra, è il cileno il match-winner dell’Inter. Che si batte e convince contro la Roma, in una notte in cui San Siro sembra attorniato da vecchie sensazioni.
SOTTO DZEKO – Eppure l’inizio è stato tutto di matrice giallorossa. E chissà che Dzeko non si ritrovi una nottata piena d’incubi, in quel di Milano. Perché c’è tanto di suo in questa sconfitta: da quella testata debole salvata da Handanovic, fino all’intervento di D’Ambrosio che gli scippa il più facile dei gol. Alla fine, il calcio fa valere le sue leggi: e al gol mangiato dalla Roma, segue il gol fatto dell’Inter. Medel, appunto, con un destro da fuori che becca impreparato Szczesny.
PIANO PJANIC – Medel che poi si fa male, come nei più classici scherzetti del karma. E di scherzetti, nella notte di Halloween, i nerazzurri se ne intendono. Tant’è che nel tranello cadono tutti i giallorossi, da Florenzi a Salah: per loro, il mostro della serata si chiama Handanovic. Che prima devia le loro conclusioni a botta sicura, poi ammira Murillo trasformarsi in clamoroso ultimo uomo. È una di quelle serate, per gli interisti. San Siro si veste a festa, Pjanic si fa espellere. E Mancini non può più nascondersi: ora l’Inter è da scudetto.
CriCo
This post was last modified on 31 Ottobre 2015 - 22:46