È bene partire, come fa anche Tuttosport questa mattina in edicola, da una certezza: in questo momento, in corso Galileo Ferraris, non si sta pensando all’esonero di Massimiliano Allegri. Le parole “in questo momento”, però, vanno sottolineate tre volte, perché se è vero che per la Juventus il licenziamento di Allegri rappresenta l’ultima spiaggia, quest’eventualità non va scartata del tutto. In casa Juve si vuole dare fiducia al tecnico toscano prima di tutto per un discorso di continuità, ma anche per quello economico: esonerare Allegri significherebbe dover continuare a pagare il suo stipendio, oltre a quello del nuovo allenatore.
Proprio il discorso economico, però, mette allo stesso tempo alle strette l’ex Milan: Agnelli non vuole correre il rischio di mancare l’accesso in Champions League per la prossima stagione, eventualità che farebbe soffrire parecchio le casse bianconere. Ecco perché è stato dato ad Allegri una specie di ultimatum: se non arriverà una svolta significativa nelle prossime tre partite contro Torino, Borussia M’Gladbach ed Empoli, l’allenatore bianconero potrebbe essere invitato a fare le valigie. Meglio uno stipendio in più che una partecipazione in Champions in meno: questo, in sostanza, il pensiero della dirigenza.
Inevitabile iniziare quantomeno a pensare ad un sostituto: uno dei nomi senza dubbio più suggestivi è quello di Marcello Lippi, con cui la Juventus ha un legame profondo e che ha ottimi rapporti con la dirigenza bianconera. Lippi verrebbe scelto intanto come “traghettatore” fino a giugno, quando verrà scelto con molta più calma l’allenatore per la stagione successiva. Gli altri nomi sulla lista sono quelli di Fabio Capello, Luciano Spalletti e Walter Mazzarri. Tutto, però, è nelle mani di Allegri che in tre partite potrebbe decidere il futuro suo e della Juventus.
Alessandro Bazzanella