“Hernanes è arrivato nelle ultime ore di mercato, era un’opportunità, ma non una prima scelta. Sapevamo di non portare a Torino un fuoriclasse”. Queste le parole di Marotta all’assemblea degli azionisti che hanno fatto discutere. La giornata di oggi è stata ricchissima di notizie e dichiarazioni importanti, ma ciononostante le parole del direttore generale sul brasiliano arrivato dall’Inter sono riuscite a ritagliarsi un grosso spazio. Sono giunte, infatti, piuttosto inaspettate.
EQUILIBRIO – Ci si lamenta spesso della monotonia degli interventi dei tesserati delle società che, rispondendo con le consuete frasi fatte, raramente offrono spunti interessanti. Marotta ha scelto di andare controcorrente, esagerando, però, all’opposto. Almeno secondo il nostro punto di vista. La sincerità è sempre gradita, ma certi tipi di interventi andrebbero soppesati con attenzione. Le parole di Marotta sono state forti e inequivocabili. Probabilmente indiscutibili – perché che Hernanes non sia un fuoriclasse e che non fosse nei sogni di Allegri lo sapevano tutti -, ma troppo forti.
BOCCIATURA – Non è un’esagerazione sostenere che con questa dichiarazione Marotta abbia quasi bocciato il suo stesso operato. Perché parlare di un giocatore in maniera così supponente? A prescindere dal giudizio personale, non può che essere controproducente. Immaginate di essere nei panni di Hernanes, che viene a conoscenza di queste dichiarazioni. Di certo il brasiliano non può sentirsi importante o parte di un progetto serio. Si sentirà bianconero quasi per caso, o nel peggiore dei casi addirittura mal sopportato. Il suo avvio non era stato brillantissimo, queste dichiarazioni peggioreranno ulteriormente il suo umore.
REAZIONE – Volendo trovare per forza il lato positivo, c’è da sperare che le parole di Marotta siano da stimolo al Profeta. La voglia di dimostrare il proprio valore e far vedere a tutti, anche a chi l’ha acquistato, di cosa è capace potrebbero accendere quella fiammella che fin qui non si è vista. Dargli quella grinta e quella risolutezza che potrebbero fare la differenza. Anche se poi lui dovrebbe giocare per la Juventus, non contro Marotta che, lo ribadiamo, ha fatto davvero un’uscita infelice.
Edoardo Siddi