Juventus-Borussia M’Gladbach è una di quelle partite dove proprio non si riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno ma soltanto mezzo vuoto. Un punto che doveva accompagnarne gli altri due che invece mancano all’appello, si ritrova frutto di una partita giocata sottotono contro una squadra palesemente non all’altezza di poter impensierire più di tanto la Juventus.
Il Borussia M’Gladbach arriva a Torino a giocare la sua partita e non per chiudersi, data la posizione in classifica che lo vede occupare l’ultimo posto. Tuttavia non è che ci provi granchè ad impensierire Buffon, impegnato praticamente solo quando si tratta di agguantare cross innocui provenienti perlopiù dalla trequarti che non dal fondo. Di conseguenza, anche la difesa gode di novanta minuti di gioco senza affanni e senza la necessità di recuperi mostruosi o chiusure provvidenziali. Juventus-BMG scorre via così, con i bianconeri intenti a creare qualcosa che possa rivelarsi degno di essere chiamato pericolo, ed i tedeschi a difendere con ordine e tutto sommato correndo, per l’appunto, ben pochi pericoli veri.
Ad ogni modo c’è una prestazione, quella di Andrea Barzagli, da ammirare ed applaudire con lo sguardo lucido per tutti i novanta minuti. Un difensore centrale adattato a terzino destro causa emergenza, che non si limita al compitino di difendere come peraltro già sa, ma che sgroppa come un forsennato dall’inizio alla fine ogni qualvolta gli si presenti l’occasione. Intelligente come pochi, infatti, difficilmente corre a vuoto ed anzi, ogni qualvolta si affaccia in avanti crea apprensioni mettendo in mezzo anche buoni palloni. Legge perfettamente le azioni dei teutonici e si precipita ad anticiparli, facendo scrosciare gli applausi dello Stadium. Barzagli ha fiato, grinta e cattiveria per aggredire ed avanzare. Quasi non si direbbe che in quel ruolo risponda soltanto ad una chiamata d’emergenza. E’ da standing ovation.
Anche la coppia centrale composta da Bonucci e Chiellini gioca ben sopra la sufficienza perchè diciamolo, se il BMG non riesce a creare nulla il merito è anche il loro. Mai superati nell’uno contro uno, spesso hanno anticipato nelle intenzioni di giocata i loro avversari. Ecco perchè il Borussia non è riuscito nell’intento di provare a far male a Buffon, che fra l’altro al 74′ ha pure festeggiato il sorpasso a Del Piero come bianconero con più minuti giocati.
Infine Alex Sandro, preferito da Allegri ad Evra. Il terzino carioca non ha sfruttato al meglio l’occasione concessagli dal tecnico toscano, anche se la sua gara non può nemmeno definirsi brutta. A sinistra prova a sfondare specie nel primo tempo, aiutato dalla veloce cavalcata e dal passo lungo, ma le giocate non sempre gli riescono. A volte deve dunque limitarsi ad appoggiare per Pogba o per qualche altro compagno di squadra. L’impressione è che Alex Sandro possa ancora migliorare tanto ed una volta entrato appieno nei meccanismi di una squadra che, a dire il vero fatica già da se a trovarli, potrà svolgere un ruolo fondamentale in fase di spinta. La corsa, l’intelligenza e la dinamicità del terzino ci sono tutte. Anche la qualità si intravede già e la Juve sa bene quanto il brasiliano possa risultare devastante in fase di sfondamento. Un po’ di continuità in più è quello di cui necessiterebbe in questo momento, senza considerare che il suo impiego darebbe modo ad Evra di poter fare staffetta con un giocatore all’altezza della situazione.
Rocco Crea (@Rocco_Crea)