Non poteva mancare Felipe Melo all’appello delle interviste prima di Inter-Juve, con l’ex bianconero ora in forza ai nerazzurri che ha parlato con i colleghi di “Repubblica”. Il brasiliano è uno dei giocatori più attesi, anche per via del suo complicato rapporto con la maglia bianconera in quegli anni difficili.
CATTIVO IO? – “Mi girano le palle a sentire certe cose, continuo a sentire critiche per i miei falli: nel Derby su Balotelli sono stato ammonito ma non era nemmeno fallo, ho preso la palla; contro il Chievo sono saltato e Mpoku è venuto sotto prendendosi la gomitata; su Pazzini, invece, sono solo scivolato. Dodici espulsioni carriera? Ma l’anno scorso nessuna! Dai, sto migliorando!”
JUVE – “Fu un errore andare alla Juve in quel periodo, avrei fatto meglio ad andare all’Inter, che poi avrebbe vinto il Triplete. Comunque mi è servita anche la Juve, le difficoltà mi hanno fatto crescere, non rimpiango niente. Alla Juve penso di aver fatto il mio lavoro, senza di me perdevano il 90% delle partite. Mi pesarono i 30 milioni che avevano speso per me. Il mio l’ho fatto, ma all’epoca, in Serie A, c’era una sola vera squadra: l’Inter”.
VENDETTA? – “Per carità, non penso alla vendetta se si parla di calcio. E poi una soddisfazione me la sono già tolta, eliminando la Juve col Galatasaray due anni fa. La Juve è un avversario forte che merita rispetto, ma a San Siro dobbiamo comandare noi: sono carico, ma tranquillo”.