Si è esaurita oggi la querelle giudiziaria tra Alessandro Del Piero e l’Istituto multidisciplinare europeo. La Corte di Cassazione ha infatti confermato la sentenza della Corte d’Appello di Ancona nel 2011: così il centro studi privato, che aveva usato l’immagine di Alex senza consenso quando era testimonial della Cepu, dovrà risarcire l’ex bianconero con 258mila euro.
Queste le motivazioni della Cassazione: “La pubblicità in questione raffigurava due personaggi su un campo di calcio, di cui uno identificabile in Del Piero: il testo di apertura del messaggio pubblicitario recitava ‘Alex 0, Luigi 8, Luigi è iscritto allo stesso anno di Alex e nella stessa facoltà. Alex non ha dato nessun esame, Luigi nello stesso anno ne ha superati otto. Luigi è uno studente Ime, Alex no. Per essere stato usato come ‘testimonial’ senza aver dato il consenso, e senza aver percepito alcun compenso, Del Piero si era rivolto alla magistratura. L’Ime si difese sostenendo “la non indispensabilità del consenso trattandosi di pubblicità comparativa”, e a sua volta contrattaccava chiedendo che fosse Del Piero a risarcirgli i danni dal momento che “nella sua qualità di testimonial Cepu aveva fatto credere di essere iscritto all’università, ingenerando confusione tra i consumatori e sottraendo fette di mercato all’Istituto multidisciplinare europeo”.dall’Istituto multidisciplinare europ