Un predestinato, il nuovo Scirea: le definizioni, per Daniele Rugani, si sono sprecate. Il centrale di Lucca è uno dei talenti più puri che il calcio italiano abbia sfornato negli ultimi anni. La Juventus lo sa, come dimostra il contratto firmato fino al 2020: sarà lui il pilastro della difesa del futuro. Ma Massimiliano Allegri, che con i giovani ci sa fare, non vuole bruciarlo.
SENZA FRETTA – Il suo è un ruolo delicato, delicatissimo. Un errore può costare caro e, visto il periodo negativo, sarebbe un rischio bello grosso. Sono pochi i sei minuti disputati fino ad ora, certo, ma il ragazzo sa bene che la società e il tecnico hanno fiducia in lui. Forse si aspettava di giocare di più, dopo il campionato da titolare disputato a Empoli. Nonostante ciò, mai una parola fuori posto, sa che il suo momento arriverà.
CORTEGGIAMENTI FALLITI – Come normale che sia, però, questa situazione non può che aumentare l’interesse di altri club. L’Arsenal l’avrebbe voluto in estate: gli inglesi si erano spinti a offrire anche dieci milioni di euro, una cifra importante. Ma Marotta aveva risposto con un secco “no”. E neanche la Sampdoria era riuscita a ottenre il prestito dell’azzurrino.
A Napoli, però, c’è il suo mentore: Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, che ha cresciuto Rugani come un figlio, l’avrebbe voluto con sé nella nuova esperienza partenopea. La dirigenza ci aveva provato in tutti i modi, trovando sempre il muro bianconero. Ora, però, come riporta Tuttosport, Giuntoli potrebbe rifarsi sotto, con un’offerta decisamente sostanziosa: prestito con diritto di riscatto fissato a trenta milioni. Per ora, siamo nel campo delle ipotesi, ma, se questo scenario dovesse concretizzarsi, la Juve dovrà fare delle riflessioni.
Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)