Paul Pogba è l’astro nascente del calcio mondiale, di lui tutti hanno già apprezzato le giocate, le soluzioni balistiche, le serpentine, le incursioni, le difese di palla, insomma tutto il bagaglio di un ragazzo che ha già stupito. Oltre a questo Paul deve mettere personalità, corsa, sostanza, muscoli, soprattutto ora che Pirlo, Vidal e Tevez hanno lasciato un buco enorme, che anche Paul ha il compito di colmare.
Con la 10 sulle spalle, altro segnale che il suo peso in campo è in crescendo, il francese ha balbettato, aprendo la nuova stagione in modo nervoso, fumoso, non aiutato peraltro anche dai suoi compagni di squadra, tutti infettati dal virus del cambiamento.
Cosa può fare Pogba? Stare tranquillo, isolarsi. A consigliarlo è Mino Raiola, il quale dice di non ascoltare tv e leggere giornali, di trovare dentro se stesso la serenità di giocare a calcio. Addirittura, secondo La Stampa, il ragazzo vorrebbe affidarsi ad uno psicologo dello sport, figura che nell’ultimo decennio sta prendendo grande importanza nel pallone, come in altre discipline.
Paul ha bisogno di pensare che i successi della Juventus non dipendano solo dai suoi piedi, che il periodo di difficoltà di squadra passi con lo spirito di gruppo, che non è colpa sua se i risultati stentano ad arrivare. Forse il carico di responsabilità rischia di schiacciarlo, questo non deve succedere. E’ giovane, i compagni lo aiuteranno, (gli parla molto Evra) e una figura come lo psicologo può far bene. Da questo punto di vista il 3-1 col Bologna prima della sosta può rappresentare una boccata d’ossigeno, necessaria per lui e per la Juventus tutta.
Roberto Moretti