19 stagioni in bianconero, eterna bandiera, simbolo di Juventus nel mondo per sempre. Tutto questo non basta per descrivere la storia d’amore tra Alex Del Piero e la Juventus, interrottasi nel giugno del 2012, dopo la conquista del 30° scudetto della Signora.
Quando pensi ad Alex, pensi ai colori bianconeri: non importa se ha iniziato nel Padova, o se dopo Torino ha girato per mezzo mondo. Del Piero e la Juventus sono uniti da un filo conduttore impossibile da spezzare.
ADDIO AMARO – Eppure, a pensare all’addio, nel maggio del 2012, contro l’Atalanta, in uno Stadium mai così commosso e caldo, rimane l’amaro in bocca. Del Piero sembra essersene andato non per sua volontà, ma perché cacciato da una società che stava ricostruendo (e avrebbe avuto le sue ragioni in futuro) e non voleva più il”peso” di Del Piero in rosa. Il Capitano ha preferito girare per il mondo, dall’Australia all’India pur di continuare a giocare e cercare nuove esperienze, senza mai pensare ad un ruolo dirigenziale o alla panchina. Ora, però, sembra giunto il momento.
PANCHINA – Sembra arrivato il momento per Alex di appendere le scarpe al chiodo e mettersi in panchina. La decisione deve ancora arrivare, ma un uomo di campo e di calcio come lui non abbandonerà facilmente il prato, anche se non vestirà più la divisa, i calzettoni e le scarpe con i tacchetti, ma giacca e cravatta. Il futuro di Alessandro Del Piero è la carriera di allenatore. E lì, in ogni tifoso juventino che si rispetti, scatta la scintilla. Una visione, al limite tra il fantastico e il mistico, che vede l’eterna leggenda comandare 11 calciatori vestiti in bianco e nero.
UTOPIA O POSSIBILITÀ? – La visione di cui sopra è affascinante, a tratti irresistibile. Per ora è semplicemente utopia. La Juventus, infatti, ha un progetto a lungo termine con Max Allegri, improntato sulla crescita dei giovani arrivati quest’anno e sul consolidamento delle posizioni di vertice in Italia e in Europa. Un avvicendamento in panchina di queste epiche proporzioni è da escludere in modo categorico. Inoltre, è difficile che una personalità del calibro di Alex decida di tuffarsi subito in una realtà così importante e con così tanta pressione, invece che fare prima qualche anno di gavetta e poi il grande salto.
In un lontano futuro, però, potrebbe accadere. Dare la Juventus in mano ad uno juventino è stata, nelle epoche recenti, la scelta migliore fatta dalla società, che con il carisma di Conte ha fatto sì che la squadra bianconera ricominciasse a macinare vittorie; farlo di nuovo, ponendo come guida tecnica l’uomo che più di ogni altro è il simbolo della juventinità, metterebbe d’accordo tutti e non troverebbe, praticamente, nessuno contrario.
Per ora, alla Juventus, resta saldamente Max Allegri. Ma in futuro (forse molto lontano), chissà…
Luigi Fontana (@luigifontana24)